Nella mattinata dell’11 aprile si è costituito un tavolo in Regione per il Centro Enea del Brasimone che si pone l’obiettivo di valutare programmi di ricerca e di potenziamento tecnologico del centro, che possano valorizzarlo nonostante la bocciatura della candidatura a ospitare il DTT, il centro di ricerca per la fusione nucleare.

Erano presenti all’incontro con l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi , il Consigliere delegato alle attività produttive Massimo Gnudi e il Capo di gabinetto Giuseppe De Biasi in rappresentanza della Città Metropolitana, i sindaci di Camugnano e di Castiglione dei Pepoli Alfredo Del Moro e Maurizio Fabbri . 

In una lettera, firmata dall’assessore Palma Costi e dall’omologo toscano, l’assessore Stefano Ciuoffo, le regioni inoltre chiedono inoltre al presidente Enea Federico Testa la revisione della graduatoria finale, contestando la formulazione dei punteggi che hanno portato all’assegnazione attribuita al Centro di Frascati.

Nella lettera, si invita l’Enea a rivedere la graduatoria di assegnazione e impegnarsi affinché “ il Centro del Brasimone venga considerato prioritario nello sviluppo legato al Dtt e in nuove iniziative e progetti innovativi, più in generale in programmi di ricerca e di potenziamento tecnologico dell’Ente, se non altro in considerazione della qualità del gruppo di ricerca lì attivo e del contesto operativo in cui esso è inserito ”.

Restiamo sorpresi – si legge nel documento – nell’osservare che l’Emilia-Romagna e la Toscana vengano considerate a minor potenziale tecnologico di Lazio, Abruzzo e Puglia; nonché, che l’aeroporto di Bologna (7,7 milioni di passeggeri l’anno, di cui il 75% per tragitti internazionali), insieme a quello di Firenze, siano stati paragonati, come aeroporti internazionali, con Pescara, Brindisi e Ciampino, venendo persino penalizzati per una questione di pochi chilometri. Appare discutibile, a nostro avviso, la straordinariamente bassa considerazione dei ridotti costi di insediamento in locali attualmente inutilizzati e facilmente riadattabili, a fronte di oneri derivanti da complesse operazioni di smantellamento necessarie per la macchina Ftu e di quelle strutture attualmente destinate ad altri progetti presso il Centro di Frascati, ancorché sviluppati da gruppi di ricerca altamente qualificati e tematicamente connessi alla fusione nucleare ”. 

Il sindaco di Camugnano Alfredo Del Moro si dice soddisfatto dell’incontro e della nascita del tavolo, chiarendo che ” ci aspettiamo chiarimenti dall’Enea e siamo pronti a ricorrere. In ogni caso è importante che gli investimenti previsti dalla Regione restino e siano destinati al progetto di rilancio del Brasimone e non altrove “. 

Maurizio Fabbri , sindaco di Castiglione, è sulla stessa linea: “ Dopo anni di oblio, il Centro del Brasimone è considerato strategico da parte delle istituzioni. La Regione mantiene l’impegno a investire sul centro di ricerca a fronte di progetti che portino sviluppo e lavoro per il territorio. Progetti che devono essere condivisi dall’inizio con chi rappresenta questi territori e i cittadini che li abitano, cioè il sindaco di Camugnano e il sottoscritto. In questi giorni in tanti si sono sbizzarriti a parlare di investimenti in Appennino. La nascita del tavolo invece va incontro alle nostre richieste, e ringrazio quindi l’assessore Palma Costi per averci ascoltato .” 

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