L’unione fa la forza. Mai un detto è stato più azzeccato di questo, per quanto riguarda il primo passo di una possibile rinascita delle Terme Alte di Porretta.
L’antico stabilimento termale, ormai abbandonato all’incuria da anni, ha raggiunto un importantissimo obiettivo, collocandosi al primo posto sul sito del FAI, per “I luoghi del cuore”, censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, con la bellezza di più di ventimila firme, in aumento, a favore di una sua rinascita.
Un traguardo importante, che dimostra come questa struttura non abbia solamente una importante valenza storico-culturale, ma anche come sia un bene prezioso per i ricordi e le emozioni di tante persone, che sperano in una degna riqualificazione.
Un risultato che è stato possibile raggiungere solamente lasciando da parte idee politiche contrastanti, differenze di pensiero e qualsiasi altra pallida ragione che non fosse il bene per il proprio territorio e le proprie radici, che trovano solidità in simboli come l’antico stabilimento delle Terme Alte.
Tutti i sindaci dell’Appennino hanno firmato, così come non è mancato il forte sostegno di personaggi del mondo del cinema e della canzone, come Francesco Guccini, Enzo Iacchetti ed il regista Pupi Avati, che hanno registrato il loro videomessaggio sulla pagina ufficiale Facebook del Comitato SOS Terme Alte che, per primo e per lungo tempo, ha profuso un invidiabile impegno per riportare alla luce lo stabilimento abbandonato.
Anche Monsignor Matteo Zuppi ha voluto dare il suo contributo con un video messaggio nel quale ricorda l’importanza dei luoghi del cuore, dei nostri cuori e come sia giusto non dimenticare mai simboli come le Terme Alte.
Un meritato primo posto, che si spera sia solamente il punto di partenza per nuovi progetti di riqualificazione e rilancio turistico, al fine di vedere finalmente e nuovamente aperta questa importante struttura di benessere, storia e arte dell’Appennino.
Un risultato che dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come sia possibile raggiungere una maggior consapevolezza e obiettivi comuni, unendosi in quella che rimane la sola grande passione per il territorio.
Foto di Fabrizio Carollo