SANITA’ _ Punti nascita in montagna, Igor Taruffi:” Ora le chiacchiere stanno a 0″

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Il comunicato di Igor Taruffi, consigliere regionale (Sinistra Italiana):

Il parto verificatosi nei giorni scorsi lungo la porrettana ha riaperto il dibattito sulla chiusura dei punti nascita negli ospedali di montagna.
Una scelta che ho sempre considerato sbagliata e contro la quale mi sono sempre battuti in tutte le sedi.
E su cui credo necessario ritornare.
Nel dicembre 2010 l’allora Governo Berlusconi indicò in 500 parti l’anno la soglia minima al di sotto la quale i punti nascita dovevano essere chiusi. La Conferenza Stato-Regioni recepì quell’indicazione aprendo però alla possibilità di deroghe per l’applicazione di quella soglia.
Dal 2010 ad oggi i 7 punti nascita degli ospedali presenti sull’appennino dell’Emilia-Romagna sono stati chiusi.
Le cose da allora sono però cambiate a tutti i livelli.
Lo scorso anno la Giunta della Regione Emilia-Romagna, recependo l’indicazione votata dal Consiglio regionale sulla quale abbiamo molto insistito, inoltrò formale richiesta al Ministero della Salute (allora guidata da Beatrice Lorenzin) per applicare le deroghe ai punti nascita presenti in montagna.
Il Ministero negò la deroga.
Oggi il Governo è cambiato. Ed è guidato da M5S e Lega.
Due forze che sul territorio si sono sempre dichiarate a parole contro quella scelta. Bene.
Il Ministro Giulia Grillo è disponibile a rivedere la decisione della Lorenzin?
M5S e Lega vogliono fare sul serio?
Allora chiedano al Ministro di accogliere le richieste della Regione Emilia-Romagna. Le chiacchiere ora stanno a zero.
Anche per loro.

Igor Taruffi

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