ALTO RENO TERME: Grande concerto della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri di Firenze

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Porretta Terme è stata protagonista di un grande evento: il Concerto della  Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Carlo Alberto Dalla Chiesa di Porretta, che ha così festeggiato i dieci anni dalla intitolazione e i 70 anni dalla Fondazione, e realizzato con il patrocinio del Comune di Alto Reno Terme e con il contributo della BCC Felsinea.

Un evento che avrebbe avuto sicuramente un altro svolgimento, in allegria e condivisione in Piazza della Libertà, se il maltempo non l’avesse impedito costringendo al trasferimento al cinema Kursal che , subito gremito ancora una volta di tanta gente, ha accolto sul suo palcoscenico la Fanfara di Firenze nella sua spettacolare uniforme storica dell’Arma conosciuta come “Grande Uniforme Speciale” corredata dal gran cappellone bianco e rosso chiamato “Lucerna” per la sua forma somigliante a delle lanterne.

Questo Gruppo, guidato dal Maestro Luogotenente Ennio Robbio,  è nato a Firenze nel 1920 presso la Scuola Sottufficiali dei Carabinieri che, anche se sono carabinieri-musicisti, sono chiamati a svolgere compiti di servizio istituzionale. Ma la cosa che li contraddistingue è questa grande passione per la musica considerata, come sottolineato più volte dal Maestro Robbio, un importante linguaggio universale di comunicazione, esistito da sempre sia nelle grandi guerre che in tempo di pace.

Il complesso bandistico dell’Arma affonda le sue radici nel lontano 1820, quando per la prima volta il Corpo dei Carabinieri Reali comprese nel suo organico un nucleo di Trombettieri. Nel 1862 si trasformò in “Fanfara”, in “Musica” nel 1894 e in “Banda della Legione Allievi Carabinieri” nel 1910. Ma dopo tale data subì ancora delle trasformazioni e dal 1920 assunse le attuali strutturazioni e denominazioni. La Banda dell’Arma dei Carabinieri, il cui battesimo internazionale ebbe luogo a Parigi nel 1916, è conosciuta in tutto il mondo dove i suoi concerti sono sempre di più apprezzati per l’adattamento alle musiche moderne senza perdere di vista le tradizioni e le musiche ad esse legate, come le marce militari e l’inno nazionale.

 

All’evento erano presenti il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni, la Vicesindaco Elena Gaggioli, gli Assessori Nicolò Savigni e Marcello Labanti, il Consigliere Giovanni Palmieri, il Sindaco di Castel di Casio Mauro Brunetti e altri sindaci e autorità dei comuni viciniori,

Il concerto di oggi, presentato da Luca Medici, è iniziato infatti con la “Fedelissima”, marcia di ordinanza, a cui è seguito la pura emozione con un mix di brani famosi di Mina: Insieme, Se c’è una cosa che mi fa impazzire, Amor mio, Tintarella di Luna. Altrettanto emozionante è stato il mix di canzoni napoletane tra cui “Torna a Surriento” e “O sole mio”, canzoni queste, ha detto il Maestro, portate oltreoceano da milioni di emigranti del Sud Italia  che attraverso la musica si sono portati dentro l’appartenenza e la nostalgia per la propria terra.

Un Tiger Rag Medley di brani come “Lola“, “Mille lire al mese” ha riportato il pubblico indietro nel tempo sì, ma con l’adattamento moderno al jazz che dal 1918 è divenuto un brano standard degli spettacoli moderni.

A seguire un po’ di nostalgia con l’esecuzione di brani famosi degli Abba, gruppo musicale degli anni 70/80 e il brano Bugler’s Holiday, composto dallo statunitense Leroy  Inderson nel 1954, suonato principalmente con la tromba.

E come esprimersi sui brani di Ennio Morricone, un grande della musica italiana, autore di musiche e colonne sonore di film indimenticabili!

Non poteva mancare in finale l’Inno di Mameli suonato dalla Fanfara in piedi, come il pubblico.

A richiesta è stato suonato “Il silenzio” dedicato dal Maestro a tutti gli appartenenti all’Arma, ai loro familiari e per ricordare tutti i caduti del Corpo.

Tutto queste emozioni ha regalato oggi al pubblico presente la Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, con i suoi strumenti. come tradizione prevalenti quelli a fiato, arricchiti dalle note di una vivace batteria e di un basso che hanno riempito la sala del cinema.

Il pubblico ha ringraziato con lunghi e scroscianti applausi.

Ma qualche emozione l’ha data anche Federico Zaccanti, responsabile e organizzatore dell’evento, che ha ringraziato con soddisfazione, ma non ha potuto trattenere la commozione di fronte a una platea così numerosa e inattesa per la giornata piovosa.

 

Foto di Pasqualina Tedesco

 

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