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ALTO RENO TERME – Comitato Ospedale: “Sarebbe un grave errore togliere la seconda ambulanza”

Ospedale “Costa” di Porretta Terme 

 

Nei giorni scorsi si era diffusa la voce di un possibile taglio, causa urgenze per la diffusione del Covid -19, di un’ambulanza in servizio presso l’Ospedale “Costa” di Porretta Terme.  La preoccupazione dei cittadini e dell’Amministrazione comunale è stata immediata. Alle loro voci si aggiunge quella del Comitato Ospedale che segue sempre molto da vicino le necessità dei cittadini dell’Alto Reno.

Il comunicato del Comitato Ospedale:

L’Ospedale di Porretta può essere considerato il centro nevralgico sanitario della nostra area, una sorta di piccolo “hub” della montagna; basti pensare alle attività di chirurgia, ortopedia, urologia, cardiologia, anesteseologia, ma anche all’unità di Pediatria, al 118 , ai 3 posti letto di semintensiva che saranno presto attivati e infine alla prossima riapertura del punto nascite.
Di fatto un plesso che racchiude tutti i servizi fondamentali per il nostro territorio.

Peraltro, l’emergenza “covid” che stiamo attraversando ha purtroppo confermato, in modo drammatico, che i tagli effettuati sulla Sanità negli ultimi anni sono stati un grave errore; il nostro sistema di gestione delle emergenze in montagna risente, come tutti, della carenza di personale, di mezzi e di strutture adeguate, per poter seguire adeguatamente e separatamente sia i pazienti “covid” che gli altri.

In questo contesto la gestione del 118 è senza dubbio un tassello determinante per assicurare un pronto intervento e una risposta adeguata a un territorio vasto come il nostro. Per preservare questo servizio così importante occorre innanzitutto investire in personale qualificato; negli ultimi anni il blocco dei turnover ha impedito che tutto ciò potesse accadere, quindi oggi si faticano a colmare le lacune generate dai tagli lineari degli ultimi anni. Inoltre per assicurare alla popolazione i migliori livelli di cura e di assistenza su tutto il territorio, specie in quelle aree che sono caratterizzate da peculiarità geografiche e logistiche qual è il territorio dei comuni di Alto Reno Terme, Vergato, Castel di Casio, Lizzano, Camugnano, Gaggio Montano e Grizzana Morandi, è necessaria la presenza di più mezzi di emergenza.

Apprendiamo oggi che i vertici aziendali AUSL di Bologna, per mantenere i vari servizi correlati al P.S. quindi l’emergenza, l’osservazione breve e i pazienti COVID, avrebbero deciso di togliere la seconda ambulanza dell’emergenza e nello specifico il mezzo reperibile all’ospedale Costa e il personale della ambulanza reperibile verrebbe impiegato in pronto soccorso.

Sappiamo che il momento è critico, ma oggi, ancora più di ieri dobbiamo pensare al bene del territorio; siamo convinti che togliere una risorsa come la seconda ambulanza sarebbe un gravissimo errore. E’ impensabile credere che un solo mezzo di emergenza possa coprire efficacemente il nostro territorio !

Chiediamo all’AUSL di ripensarci e chiediamo a tutte le forze politiche di attivarsi nelle sedi opportune per evitare di commettere un errore che, come al solito, ricadrebbe sui cittadini, in questo caso quelli malati e i più bisognosi di aiuto.

Investire sulla Sanità oggi non è più una opzione, ma un obbligo, per noi, per i nostri figli, per il futuro della montagna.

Emanuela Cioni
Presidente del Comitato

 

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