ALTO RENO TERME: Oggi ricorre il 65° anniversario del “Sacrario del Cestista”

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Il bassorilievo di Cesare Vincenzi 

 

Nel 1956, in seguito alla fondazione del “Centro Nazionale Cestistico Femminile” nella città di Porretta, all’interno della Chiesa venne eretto il “Sacrario del Cestista”, una Cappella dedicata alla Madonna protettrice dei giocatori di Basket.

Era stata fortemente voluta da Achille Baratti, allora Presidente della Federazione Basket dell’Emilia Romagna, che già in quell’anno nella cittadina di Porretta aveva fondato il “Centro Nazionale Cestistico Femminile”.

All’interno del Santuario, le cui origini risalgono alla fine del 1500, c’è una cappella in cui vi è rappresentato, con un bassorilievo di Cesare Vincenzi, un cestista morente con la palla a spicchi in mano alle cui spalle compare una Donna con un Bambino in braccio. A lato vi sono gli stemmi delle province della nostra regione a dimostrazione della dedizione degli sportivi emiliano-romagnoli e la loro richiesta di protezione alla Madonna.

Il Sacrario fu inaugurato il 29 Luglio 1956 alla presenza delle massime autorità religiose, istituzionali e sportive,tra le quali Decio Scuri, Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, l’onorevole Giovanni Elkann, Mons. Augusto Smeraldi e il Sindaco di Porretta prof. Mazzocchi.
La cerimonia ebbe il suo clou rappresentativo con una staffetta di 60 tedofori, tra i quali i giocatori più rappresentativi delle squadre bolognesi di basket, che dal Santuario di San Luca portarono la lampada votiva fino al Sacrario del cestista di Porretta; l’ultimo tratto fu percorso da Carlo Negroni, capitano della Virtus Minganti da Rino Dicera della Gira Preti e da Paolo Conti della Motomorini.

Nel luglio dello stesso anno, ben 60 tedofori partirono da San Luca (BO) fino a Porretta Terme per portare una lampada votiva.

 

I tedofori del 1956 in una foto storica di Franco Castagnoli

 

Fu quindi una grande festa per la Pallacanestro, per il mondo sportivo nazionale, per i porrettani che si trovarono al centro di una manifestazione che ebbe una profonda eco in tutti i praticanti della “palla al cesto”, così si chiamava questo sport prima di diventare “basket”.

Il Santuario della Madonna del Ponte

Poi avvenne un evento importante. Dopo un lungo iter, in realtà non ancora concluso definitivamente, il 19 aprile 2015 la Madonna del Ponte divenne Patrona del Basket Italiano. Alla cerimonia parteciparono le autorità civili, sportive e religiose.

Non mancarono ovviamente grandi dichiarazioni e lanci di progetti che avrebbero coinvolto atleti dilettanti e professionisti (tornei ed esibizioni), dirigenti e arbitri (convegni e incontri di aggiornamento) e ovviamente anche residenti e turisti (pellegrinaggi nei santuari dell’Appennino), ma di tutto questo per ora si è visto poco, molto poco. Certamente un freno è stato, ed è tuttora, la lentezza della pratica (sono passati oltre 6 anni) che porterà alla consacrazione definitiva, atto che è atteso a breve, come ha dichiarato la Segreteria del Card. Zuppi.  Dopo quella tanto attesa cerimonia religiosa si dovrebbero sentire nell’aria non solo i profumi dell’incenso ma anche le note dell’inno che è stato creato, e già cantato da Mingardi, Carboni e Iskra Menarini, per la Patrona del Basket…e prenderanno il via, almeno si spera,  i programmi già diffusi da tempo.

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