Foto: area industriale - Archivio Città metropolitana di Bologna
Un nuovo sportello unico sperimentale per le attività produttive per incrementare la semplificazione amministrativa degli iter autorizzativi rivolti, in particolare, ai grandi investimenti strategici del territorio metropolitano. E’ uno degli strumenti del nuovo servizio per l’attrattività lanciato dalla Città metropolitana martedì 4 dicembre in occasione del convegno “Il SUAP Metropolitano e la strategia di attrattività del territorio”.
Ascolto e confronto con le imprese del territorio, promozione attiva delle opportunità insediative, tutoraggio per accompagnare i nuovi investimenti, creazione di una immagine nazionale e internazionale, sono le azioni che il nuovo Servizio, attivo dall’inizio del 2019, avvierà per favorire lo sviluppo e attrarre nuovi investimenti.
Lo scenario economico di questi ultimi anni ha richiesto infatti un ripensamento delle politiche per lo sviluppo e per la promozione degli investimenti. E proprio la promozione di investimenti per l’innovazione del sistema produttivo e l’incremento della buona occupazione, assieme alla capacità di semplificazione amministrativa, sono tra le politiche di sviluppo strategico dei prossimi anni per l’area metropolitana di Bologna.
Durante il convegno è stato presentato anche un altro strumento a supporto del servizio, il WEBGIS Filiere produttive e servizi, l’innovativo strumento che presenta al possibile investitore una visione d’insieme dell’assetto produttivo e dei servizi a disposizione, per supportare e orientare la scelta di localizzazione sul territorio metropolitano.
Il convegno è stata anche l’occasione per ascoltare alcune delle aziende presenti sul territorio, da Bio-On a Robopac, da Eon a Lamborghini confermando la tendenza e la predisposizione del territorio metropolitano ad essere sempre più internazionale ed attrattivo.

“Le politiche di attrazione sono politiche tipicamente competitive – ha sottolineato il sindaco metropolitano Virginio Merola – la nostra scelta è trasformare per quanto possibile le logiche della competizione in logiche di cooperazione: i confini attuali della Città metropolitana non rappresentano un limite da non oltrepassare, ma sono invece ambiti a cui guardare con attenzione e con cui condividere le strategie. Cooperazione ma anche qualità del lavoro e legalità sono le nostre parole chiave per chi investe nel territorio metropolitano”.

 

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