GAL APPENNINO BOLOGNESE: Un bando per l’ammodernamento delle piccole imprese agroindustriali di montagna

Presentazione delle domande dal 9 gennaio al 9 aprile 2019.

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Il Gruppo d’azione locale (Gal) dell’Appennino bolognese, società consortile pubblico-privata assegnataria dei fondi Leader del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna, ha pubblicato in questi giorni un bando per il finanziamento dei progetti di ammodernamento ed innovazione delle piccole imprese agroindustriali. Gli interessati potranno presentare la domanda  di contributo dal 9 gennaio al 9 aprile 2019. L’investimento da realizzare non potrà essere inferiore ai 25.000 euro e non superare i 249.000 euro. Il contributo GAL sarà pari al 35% della spesa ammissibile con la possibilità di cumulazione con altri aiuti di Stato. La somma a disposizione ammonta a 340.057 euro.

“Il bando – sottolinea il Presidente Tiberio Rabboni è rivolto esclusivamente alle imprese di trasformazione insediate in montagna e privilegia, attraverso uno specifico punteggio aggiuntivo, quelle che utilizzano materie prime vegetali e zootecniche provenienti dallo stesso territorio di montagna o che concorrono a qualificare con i propri servizi gli itinerari turistici appenninici. L’obiettivo è contribuire all’innovazione delle piccole imprese agroindustriali stimolando, contemporaneamente, nuovi e più stretti rapporti tra queste, gli agricoltori locali e l’offerta turistica territoriale. Lo sviluppo di filiere agroalimentari “corte” delle principali tipicità montanare rappresenta a tutti gli effetti un valore per l’ulteriore attrattività turistica dell’Appennino e per il miglioramento del reddito delle piccole imprese agricole ed agroindustriali locali”.

Il bando finanzia interventi nei comparti delle carni (bovine, suine, ovine, avicole), dei cereali, dei prodotti del bosco (funghi, castagne, marroni), delle patate, ortofrutta sia fresca che trasformata e/o congelata, olio d’oliva, piante officinali, prodotti lattiero-caseari trasformati e non, miele, allevamento delle lumache, prodotti dolciari, conserve, pasta fresca, salse e sughi pronti, gelati, bibite e bevande di ogni genere (analcoliche, alcoliche, spiriti). I progetti che includono più settori rientreranno nel comparto che risulti prevalente.

Gli interventi ammissibili includono la realizzazione o l’ammodernamento di impianti di condizionamento e trasformazione di prodotti della filiera agroindustriale, l’introduzione di tecnologie innovative, la realizzazione di strutture di stoccaggio o raccolta, il miglioramento dei livelli di sicurezza ambientale e sul posto di lavoro, la realizzazione di opere per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’installazione di impianti per il recupero e la distribuzione di energia termica per autoconsumo.

Sono inoltre ammesse spese per acquisto di software, macchinari, impianti, costruzione o ristrutturazione di immobili, consulenze professionali, acquisizione di brevetti e licenze e creazione di siti Internet, mentre restano escluse tra le altre tutte le spese per il commercio al dettaglio, l’adeguamento a normative vigenti, l’acquisto di immobili o terreni, l’acquisto di macchinari usati, gli investimenti legati ad abitazioni di servizio, l’acquisto di motrici, attrezzature ricreative o arredi, e gli investimenti avviati prima dell’esecuzione del bando.

Costituiranno criteri preferenziali tra gli altri l’inserimento del progetto in un contesto di filiera, l’adesione a precisi parametri di efficienza e qualità, l’adesione volontaria a un sistema comunitario di ecogestione, la presenza di certificazioni di sostenibilità ambientale, la creazione di posti di lavoro, la sottoscrizione della Carta dell’Accoglienza.

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