Bologna – I tecnici del Servizio Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile della sede di Bologna hanno progettato e seguito un intervento sui rii demaniali e sull’abitato dichiarato da consolidare, nel comune di Camugnano in provincia di Bologna.
I movimenti attivi del terreno nel versante su cui è ubicato l’abitato del comune di Camugnano, misurati con la strumentazione tecnica installata allo scopo di monitorare la zona, hanno fatto registrare effetti evidenti sugli edifici, sulla viabilità e sulle reti dei servizi, tanto da ritenere inderogabile ed urgente un intervento immediato.
I lavori che sono stati realizzati nell’abitato hanno riguardato principalmente il ripristino dell’officiosità idraulica del Fosso del Prete.
Si è provveduto infatti alla ricostruzione e alla sostituzione delchiusino nei pressi della strada provinciale, alla pulizia del Fosso del Prete sia a monte che a valle dell’abitato e, dove il Fosso scorre a cielo aperto, alla pulizia dalla vegetazione per una lunghezza complessiva di circa 350 metri: per un breve tratto l’intervento ha anche interessato la risagomatura del Fosso stesso.
Sono stati poi realizzati nuovi collegamenti e ripristinati i pozzetti lungo il Fosso, è stata inserita anche una nuova tubazione di dimensioni adeguate al fine di raccogliere le acque e deviarle verso valle per consentire un migliore deflusso.
Tra gli interventi anche il ripristino di un muro di sostegno al margine della strada con operazioni cuci e scuci alle estremità e la realizzazione ex novo del muro nella parte centrale per una lunghezza di oltre quattro metri.
In altri tratti l’officiosità del Fosso del Prete è stata ripristinata mediante l’inserimento di nuove tubazioni mentre nel piazzale di deposito delle Autocorriere e a valle della strada comunale per Guzzano è stata fatta anche la riprofilatura della sede del Fosso.
L’intervento ha riguardato anche la pulizia di un sottopassaggio
Gli interventi realizzati sono stati finanziati per una somma di 70 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna.