Abbiamo strade che danneggiano il turismo

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Foto scattata nel comune di Lanciano

Avevo scritto sullo sperpero di combustibile (=inquinamento) causato dai fondi stradali dissestati. Oggi ho letto la classifica dei primi 15 paesi, al mondo, per il turismo. L’Italia, malgrado l’enorme patrimonio storico, culturale e ambientale, si colloca all’ 11° posto. Ecco le ragioni di tale penalizzazione: organizzazione turistica poco efficiente, scarsa competitività nei prezzi, arretratezza dei servizi, mezzi di trasporto insufficienti, STRADE DISSESTATE. Proiettiamoci nella Città Metropolitana con tendenze verso l’Alto Appennino e le rogne ce le troviamo, in un modo o nell’altro, dinnanzi agli occhi. Organizzazione turistica poco efficiente: con il patrimonio che abbiamo ci troviamo dinnanzi ad un gruppo di cani sciolti ed anche di Amministrazioni ostili a valorizzare e rendere fruibile le proprie emergenze.

Non entro nel merito dei prezzi, è un ambito tanto eterogeneo che richiederebbe indagini approfondite. Arretratezza dei servizi che va a braccetto con profonde carenze infrastrutturali, è inutile dilungarci, le abbiamo sotto gli occhi quotidianamente. Mezzi di trasporto insufficienti, quando ci sono! La ferrovia Porrettana è l’emblema della approssimativa gestione del trasporto pubblico. E non è da dirsi che all’interno di Bologna le cose vadano meglio con mezzi pubblici costretti a destreggiarsi in piazze e strade trasformate in parcheggi al fine di far cassa da parte della Pubblica Amministrazione e con velocità commerciali da carovane di muli medioevali.

L’ultimo appunto: le STRADE DISSESTATE! Se ne accorgono tutti, anche il più lontano degli istituti di ricerca, il più sprovveduto dei turisti ed anche il più nazionalista degli indigeni lo ha notato, non se ne sono rese conto né le amministrazioni, né gli Enti cui è demandata la gestione viaria, insomma nessuno di coloro che dovrebbero provvedere ad una corretta manutenzione delle nostre strade. Strano? Normale direi.

Ettore Scagliarini

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