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I camini aperti…ed i loro fumi

Anche su questo tema  la disinformazione regna sovrana…
Che i comignoli non emettano fumi, è un disciplinare che mostra l’incompetenza di chi l’emette. Qualsiasi emissione di energia ( ho scritto QUALSIASI) quando si trova nelle seguenti condizioni : atmosfera a bassa temperatura, elevata concentrazione di H2O (acqua), condotti freddi, emette fumi; anche un aereo a reazione produce scie di condensazione ad alta quota ( le celebri scie chimiche degli ignoranti). Quindi QUALSIASI fonte di calore : caldaie a gas, a legna, a gasolio ed altro al momento dell’accensione produce “fumo”.

La reazione con l’ossigeno dell’atmosfera per la combustione produce vapor d’acqua che a contatto con un’aria fredda condensa e quindi abbiamo nuvole di fumo. Resta da vedere quali siano i veri inquinanti dovuti alla combustione stessa ed alla sua temperatura di esercizio. Detta condensazione di H2O può continuare ed essere visibile o meno a seconda delle condizioni ambientali. Ciò che si richiede, scientificamente, è conoscere quali siano gli inquinanti reali, non l’H2O, emessi ed il loro impatto percentuale sull’inquinamento globale. Il resto sono chiacchiere.

I sistemi antisismici

Rispondo al Sig. Galli.

I sistemi antisismici come quelli contro il dissesto idrogeologico, hanno seguito strade tortuose. Le ricordo che sino a non molto tempo fa, si rendeva quasi obbligatorio il celebre “Cordolo antisismico” ovvero un manufatto in cemento armato posto a sommità dei muri attorno al perimetro di una abitazione. Ha fatto più morti detto cordolo che i terremoti, ricordiamoci della scolaresca di S. Giuliano spiaccicata dalla caduta di detto cordolo. A livello di fisica da Liceo, l’aumento della massa inerziale sulla sommità di un edificio è da evitarsi in maniera tassativa sostituendolo con metodi flessibili e di modesta massa. Tanto per dare alcune cifre: una casa standard in Appennino costruita 100 anni or sono con la tecnica dei muri a sacco e con un perimetro di m 40, una altezza di 3 piani e muri dello spessore di 1 braccio bolognese (cm 64) avrebbe un cordolo antisismico del peso di 26 Tonnellate ( ha letto bene 26 Ton.) e con una risposta inerziale totalmente difforme dal resto del fabbricato e delle sue strutture lignee ( pavimenti, travature e coperto). Queste amenità, tragiche, fanno il paio con l’imposizione del famoso cappotto sulle mura perimetrali senza tenere in considerazione le diverse tipologie edilizie. Insomma la medicina per tutti i mali.

Ettore Scagliarini

 

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