Era lecito sperare…

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Era lecito sperare che….. fatto a Porretta Terme l’Ospedale nuovo, quello vecchio venisse subito restaurato e usato per altri fini…si parlò ben presto di contenitore per usi scolastici ma stiamo ancora aspettando che si decidano…e intanto qualche pezzo casca….(ricordiamo le transenne per evitare rischi a chi passava sotto i cornicioni)

Era lecito sperare che…dopo le tante e tanto lunghe trattative per i dipendenti rimasti della Demm le sofferenze  fossero finite…ed invece le ansie permangono ….

Era lecito sperare che…dopo i lavori effettuati nell’agosto scorso, la ferrovia Porrettana avesse superato il lungo e travagliato periodo di crisi  …ed invece le vicissitudini dei poveri pendolari e le cronache del povero Valerio Giusti, portavoce del Comitato Ferrovia Porrettana, sono sempre le stesse..

Era lecito sperare che ….dopo aver asfaltato qualche kilometro della SS 64 tra Sasso e Marzabotto, i lavori fossero proseguiti per migliorare le difficili ed in certi punti pericolose condizioni della strada, condizioni ben conosciute dai politici che hanno in corso le visite pastorali per le prossime elezioni, ma …siamo in attesa..

Era lecito sperare che ….acquistate le Terme da un Istituto di credito, si proseguisse con l’Hotel delle Acque e quindi col rilancio di tutta la struttura termale, che è stata riportata agli onori della cronaca col successo (3° posto)  al concorso del FAI…ed invece per l’Hotel si punta all’asta in programma fra pochi giorni e per il resto…si spera. Sia Comune che Terme hanno affermato che ci sono state visite, che sono in atto contatti….se son rose fioriranno…

Era lecito sperare che …le acque del Reno non facessero più danni, considerando quanto era stato detto da politici nazionali e locali nonché da importanti opinionisti nel lontano 1951 con l’alluvione nel Polesine (ricordo l’assegnazione degli evacuati fatta anche nel piazzale del “Bellaria” di Bologna),  tutto ripetuto nel 1966 con i gravissimi danni a persone e cose fatti dall’Arno a Firenze (“ Il bacino idrografico italiano è un disastro, metteremo a lavorare anche i carcerati”) e poi ancora con gli allagamenti in provincia di Bologna e Ferrara negli anni recenti  (inutile fare l’elenco, è nella memoria di tutti), ma nulla è cambiato. Siamo nel 2019 e gli allarmi non funzionano, i lavori sono sempre in corso anche nei tempi sbagliati, l’incuria è generale tanto paga Pantalone…E nello sfondo si sente la solita voce che ripete “Si mangia di più a ricostruire che a prevenire”. le foto di Amatrice lo confermano…” Come smentirla ?

Era lecito sperare….è sempre più difficile sperare ma non abbiamo alternative.

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