Palasport in Appennino

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Palasport di Castiglione dei Pepoli – In home page il PalaBiagi di Lizzano

 

 

“…perché insiste con l’idea del Palasport a Silla ?!…Silla è nel comune di Gaggio e se la Tanari lo vuole se lo fa lei…”

Sono arrivate alcune mail su questo tono ed i mittenti sono tutti chiaramente dei porrettani. Questo modo di ragionare piuttosto campanilistico mi demoralizza, perché è stato ed è ancora la causa di condizionamenti sullo sviluppo dell’Appennino.

Anni fa, sotto la presidenza di Mauro Checcoli, il campione olimpico nell’equitazione, fui designato per breve tempo a fare il Delegato Coni per la montagna. Dagli incontri con gli Assessori allo Sport nacquero varie iniziative e  spuntò l’idea del Palaghiaccio a Porretta ! Venne subito trovata l’area adatta : Valverde, dove l’imprenditore Forenti voleva fare una zona sportiva sfruttando i periodi di pausa dei suoi macchinari. Si accennò ad una piscina (poi fatta), ad un maneggio (iniziato), qualcuno chiese anche una piccola pista di atletica…e il Palaghiaccio. Ma non furono d’accordo alcuni comuni (quelli più in alto..)  e così il progetto si arenò. Mentre dalla parte modenese, mi dissero, erano tutti d’accordo su Fanano e fu fatto lì.  Ora in modo abbastanza simile sembra proporsi il discorso su un impianto polifunzionale, come ha progettato la Giunta capeggiata dal sindaco Nanni.  Nulla da dire su quanto ha fatto, chiesto e ottenuto il sindaco che giustamente punta ad avere il più possibile per il suo territorio. Le mie osservazioni erano e sono nei confronti di chi non ha pensato di fare l’impianto in una zona dell’Appennino facilmente raggiungibile da utenti di vari comuni, perchè non è logicamente possibile che ce ne sia uno in ogni comune. Inoltre le spese, che non saranno poche, potrebbero essere maggiormente suddivise.

Percorrendo la Porrettana e lasciata l’Unipol Arena alle spalle bisogna arrivare a Pistoia per trovare un Palasport (c’è il gioiellino del PalaBiagi a Lizzano, ma è un po’ fuori mano e chi organizza manifestazioni deve portarsi dietro anche il pubblico).  A Sasso, dove c’è una forte attività sportiva, c’è il centro di Ca’ dei Testi. A Vergato si accontentano per ora della palestra dell’Istituto Fantini.

Sasso Marconi – Ca’ dei Testi

Sasso Marconi – Interno della palestra di Ca’ dei Testi

 

Vergato – Interno della palestra dell’Ist. Fantini, campo di gioco della Pol. Zanni.

 

Quindi, guardando la cartina geografica, ho giudicato Silla come  punto centrale e quindi più adatto per far convergere senza troppi problemi sportivi e spettatori da Alto Reno Terme, Castel di Casio, Lizzano, Gaggio e anche Vergato.

Non deve succedere come avvenne con le piscine. A fine anni ’60 in Appennino si sono ritrovati tre piscine (Porretta, Vidiciatico e Gaggio) tutt’e tre scoperte e da settembre  a giugno chi voleva fare discipline natatorie doveva andare a Sasso o a Pistoia.

Qualche lettore mi ha accusato di avere un debole per Silla…è vero lo ammetto. Alla famosa riunione di Vergato, quando nacquero le Unioni ( e le Disunioni), ad alcuni amici  confidai un mio vecchio sogno:”Vorrei fare il sindaco di Silla…metterei delle sbarre all’incrocio e farei pagare pedaggio a tutti i veicoli che passano e creano pericoli, rumore e smog. In breve tempo diventerebbe il comune più ricco d’Italia !”

A parte i vecchi ricordi (Don Enea, Zaccanti , il primo supermercato, Papi, ecc..) il tema palasport è molto importante per tutti. L’impianto adatto per avvenimenti sportivi, musicali, fieristici, congressuali, ecc… comporta sicuramente spese, anche quando è vuoto, che vanno dal custode alle pulizie e al riscaldamento,ecc… e perchè sia anche fonte di guadagno deve veder garantite attività costanti. Bisogna fare bene i conti…

Non sarebbe male nel frattempo che si incontrassero gli assessori allo sport che hanno già in gestione impianti simili in Appennino per reciproche informazioni e consigli.

 

Il progetto del Palasport porrettano

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Un commento

  1. Non sarebbe possibile abbattere la palestra dell’Ist. Fantini e fare un campo simile a quello della nuova scuola di Modena o l’Istituto Elvetico di Lugano (con ampie tribune per gli spettatori e nuove aule per gli studenti)?

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