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Si riaccendono due speranze per l’Alto Reno

Hotel delle Acque – foto initalia.it

 

“Spes ultima dea”, dicevano i latini.  In Alto Reno si riaccendono due speranze, un po’ flebili visti i precedenti, ma non sembrano esserci alternative.

La prima –

E’ stata fissata la data – 20 febbraio 2020 – , come ha riportato Giacomo Calistri su “Il Resto del Carlino” dell’11 dicembre, per la quarta asta per l’ Hotel delle Acque, che è attinente allo stabilimento termale. Le prime ovviamente sono andate deserte, nonostante le ripetute dichiarazioni di contatti in atto, ed ora i porrettani, e non solo, col prezzo di partenza ora dimezzato, nutrono fiducia che possa esserci un compratore.  Se si avvererà questo “sogno”,  si potrà sperare in un forte impulso al settore termale di Porretta e quello turistico locale. Non in tempi brevi, perchè saranno necessari il restauro dell’edificio e la logica promozione a livello nazionale.

Le vecchie terme o Terme Alte

 

La seconda –

La settimana scorsa in Regione é stato rinnovato il protocollo d’intesa per valorizzare il turismo religioso con i pellegrinaggi/itinerari della fede,soprattutto in Appennino.
I firmatari (vedi foto) sono stati Stefano Bonaccini, presidente della Regione e candidato alle prossime elezioni,  il Cardinale di Bologna  Matteo Maria Zuppi e il Vescovo Emerito di Fidenza Mons. Carlo Mazza, responsabile della CEI Emilia Romagna per turismo, tempo libero e sport, lo stesso prelato che celebrò nel 1996 il quarantennale del Sacrario del Cestista alla Madonna del Ponte di Porretta Terme, ora Alto Reno Terme.

Come detto si è trattato di un rinnovo, quindi in teoria si dovrebbe trattare di una continuazione di una situazione in atto, ma da quanto si è visto finora i Santuari del nostro Appennino non mi sembra che siano stati molto coinvolti.  E’ stato registrato un boom del turismo nella nostra provincia, ma non ha avuto riscontro sui nostri monti dove i numeri sono sempre bassi, e in modo preoccupante.

Il Santuario della Madonna dell’Acero

 

Le foto che appaiono sui quotidiani, su pubblicazioni del settore e sui social ottengono tanti giudizi favorevoli, ma quando si vanno a leggere le cifre relative alle visite, alle persone che si sono fermate in strutture alberghiere vicine, non c’è un gran conforto. Si pensava e si sperava che il Santuario della Madonna del Ponte di Porretta Terme, divenuta  Protettrice del Basket Italiano, oltre che sede storica del Sacrario del Cestista, potesse essere meta di tanti visitatori, ma così non è stato. Si pensava e si sperava che le tante e belle promesse dette il 19 aprile del 2015 dalle autorità civili e religiose si traducessero in realtà, ma così non è stato. Si pensava e si sperava che i Santuari della Madonna dell’Acero, della Madonna del Faggio, di Calvigi e altri vicini potessero essere collegati per un circuito di visite che avrebbero riscosso sicuro gradimento e interesse da parte di turisti italiani e stranieri, ma così non è stato.

Con la nuova firma, le speranze….sopravvivono…

 

 

La Madonna del Ponte – foto di Giovanni Modesti

 

 

 

 

 

 

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