Il solito freno

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I lettori di Renonews sapranno benissimo della mia antipatia per l’italica burocrazia (notate la rima !). Recentemente una signora mi ha comunicato quanto segue (occhio, non cito enti, istituzioni, istituti e persone facenti parte di detto mondo allucinante a scanso di ritorsioni ). Hanno un bambino di poco più di 5 anni, frequenta campi solari e può usufruire di un finanziamento da parte dello Stato. La domanda la va a fare il marito ( 1 mattinata di lavoro persa), al momento di pagare non si sa ben che cosa, scopre di essere senza soldi ed altri mezzi di pagamento, provvede la moglie (anche lei 1 mattinata di lavoro persa). Dopo alcuni giorni, una impiegata del mondo burocratico (ente pubblico) comunica di non poter dar svolgimento alla pratica perché è necessario un documento del Comune che certifichi che Caio e Caia soro sposati e registrati in comune. Morale Caio e Caia si devono recare nel Comune di residenza, fortunatamente vicino, a chiedere un apposito certificato al funzionario che attesti le nozze  (altra mattinata di lavoro persa). Non so, visto che la signora mi ha comunicato di essersi sposata in chiesa, se fosse indispensabile che la coppia fosse accompagnata dal prete. In poche parole un Ente pubblico di importanza nazionale non può riuscire a sapere tramite il servizio informatico se Caio e Caia sono coniugi. Vi è da sospettare che l’impiegata di detto Ente pubblico non possa cliccare su di un tasto del computer per non arrischiarsi di soffrire, poi, di noiosi giradito, dolenzie metacarpali, gomito del tennista ed altre gravi patologie. A me, invece, sorge il sospetto che vi sia l’applicazione integrale, con i suoi debiti corollari, di una celebre legge….

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