Parlando di Lago, intendo il Lago Scaffaiolo. Come i lettori di Renonews avranno intuito, il sottoscritto è contrario ai nuovi impianti a fune che si vogliono costruire nella zona di detto Lago. Le ragioni che mi portano a questa scelta sono varie : considerazioni di carattere ambientale, economiche, climatiche, della mancanza di studi in merito al complesso problema dei flussi turistici ed altro, sempre di razionale. Dopo una prima mattinata che sembrava avviarsi verso il diluvio, arrivato alle 10 a La Polla, è sbucato il sole ed è iniziata una splendida giornata con qualche nuvoletta ed una brezza di SW. A La Polla, ho cercato di captare gli umori degli ambientalisti. Si passava dal problema ambientale a quello di che cosa si nascondesse sotto il giro di milioni da spendere (del contribuente) alle solite offese e linguaggi da Lanzichenecchi ubriachi nei confronti di chi è contrario a dette opere da parte dei fautori. Il top è stato il termine RUSCO attribuito da un Belvederiano, penso, a coloro che si oppongono a detto impianto a fune. Oltre all’epiteto volgare costui ha aggiunto di organizzare un raid, penso di tipo squadristico, per spazzar via tali contrari. Alcune persone non hanno molto gradito sia il termine RUSCO che il ricorso a mezzi contundenti. Un signore mi ha fatto osservare che dei 150 partecipanti alla manifestazione, vi erano proprietari di case nel Belvedere. Questi proprietari spendono annualmente un bel po’ di soldi sia per il mantenimento dell’immobile che per altre spese, alimentari compresi. Se la comunità del Belvedere non gradisce la presenza di questi “ecologisti” significa che può benissimo fare a meno dell’apporto economico di costoro. Un semplice calcolo matematico significa che tra le 500 e le 600 persone sono invitate a spendere i propri soldi altrove. A questo punto ho fatto un calcolo elementare in casa mia : 6 persone con 2 nipotini, una spesa complessiva nell’arco di 15 anni di parecchie decine di migliaia di € in gran parte riversate negli esercizi commerciali, artigiani, ristoranti, edilizia ed altro del Belvedere. Formulo solo una domanda : “Signori Belvederiani, ma se i miei soldi vi fanno schifo, ditelo subito che provvederò a fare la spesa, acquistare elettrodomestici, rivolgermi ad artigiani, muratori ed altro da altra parte” . Resto in attesa della conferma di non spendere più un soldo nel Belvedere, ovvio, chi tace acconsente. Torniamo alla manifestazione. Ci si è incamminati verso il Lago. Vi erano genitori con i pargoli in spalla, come facevo io anni fa con mia figlia piccola. Giunti al rifugio,  abbiamo trovato una folla di persone. Mi ha colpito il numero, relativamente grande, di bambini con i loro urli, strilli e corse. C’è chi si è messo in fila per ordinare il pranzo, chi ha tolto dallo zaino l’abominevole panino. Avevo con me un grappolo d’uva e mi sono accontentato di quello. Poi si è fatto “Rugletto” ovvero vari gruppetti di persone a chiacchierare di varie cose. Salendo avevo raccolto due frammenti di roccia. Erano due pezzi di diaspro, uno nero ed uno verde, tipici delle nostre zone. E così, con i due sassi in mano, ho attaccato bottone ad un gruppo di signore presenti raccontando a cosa servisse il diaspro nero ai nostri antecedenti del neolitico, delle vie di transito, della visibilissima via dello Strofinatoio attraverso il quale era, forse, passata la famiglia Brunori in fuga dopo la battaglia di Gavinana ecc ecc ecc. Le signore presenti erano meravigliate della lunghissima storia che hanno i nostri siti. Unico neo : l’assenza di appartenenti ai cultori degli impianti a fune che avrebbero potuto, con maggiore competenza, delucidare sul glacialismo wurmiano, sugli aspetti litologici della zona, sulle tribù celtiche, gli etruschi, i romani e tanti altri argomenti. Saluto qui la signora Raffaella con la quale, assieme ad altre donne, abbiamo piacevolmente dialogato. E poi ci siamo incamminati verso il basso con uno splendido sole ed una temperatura veramente estiva. Mi chiedo cosa vi sia di così irritante in una civilissima manifestazione di persone contrarie ad un certo lavoro. Non credo che siano ragioni economiche, altrimenti si sarebbero attivate le vie di transito transappenniniche, come fanno attorno a noi, oppure gite guidate ai luoghi di culto, come fanno altrove, o alle emergenze geologiche, ambientali e paesaggistiche come vedo fare da altra parte. Penso che la ragione di fondo sia l’insofferenza nei confronti di persone che utilizzano un linguaggio educato, hanno un buon retroterra culturale, amano il dialogo su argomenti non triviali, hanno rispetto delle opinioni altrui e, in sintesi, dimostrano di possedere una buona educazione ed un valido senso civico.

Alla fine di questo resoconto di una piacevolissima domenica, il RUSCO Ettore Scagliarini, augurando a tutti i lettori di Renonews di trascorrere una simile giornata al Lago Scaffaiolo, porge loro i suoi saluti.

 

 

SHARE

Un commento

  1. Scagliarini, per quanto erudito sulla storia e geologia del posto possibile constatare come di angolo >90° (per usare termine geometrico) sulle motivazioni di chi non è favorevole a proteste provenienti da soggetti che non hanno impatti sul loro sostentamento economico.
    I motivi già stati palesati, anche a lei, sui vari interventi sui social: sebbene possibile sempre esprimere opinioni, non sempre opportuno farlo, specialmente se possono indirizzare decisioni che impattano sulla vita di altri (e non sulla propria, o solo marginalmente), in zone frequentate solo marginalmente o addirittura affatto. Il tutto senza nemmeno comprendere, e volerlo fare, i benefici che l’impianto avrebbe sul turismo invernale, creando opportunità anche per l’estivo ora inesistenti – tralasciando poi benefici sulle emissioni in atmosfera.
    Poi da verificare cosa e come i “finti” residenti lasciano al comune dove hanno quella che è la loro, almeno a lato pratico, seconda casa – dimostrato dalle statistiche sulle infezioni COVID19 (residenti nel comune di Lizzano in Belvedere avuto quarantena nel distretto di Bologna).

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here