Letture interessanti e dettagli tecnici

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Foto città metropolitana

 

Stante la situazione stradale in Appennino, piuttosto difficoltosa, dovuta sia alla chiusura del ponte Da Vinci a Sasso Marconi, ad una serie di lavori incorso sulla SS64 Porrettana e su strade confluenti in essa, mi sono messo a rileggere alcuni libri istruttivi ed interessanti che riguardano proprio strutture quali ponti ed assimilati. Si tratta di due volumi di piccolo formato e molto ben fatti. Il primo è “Leggere i ponti” di Edward Denison e Ian Steward edito da Logos ed il secondo “Perché gli edifici cadono” di Matthys Levy e Mario Salvadori edito da Bompiani.. Con meno di 30 € si ha il mezzo di documentarsi sulle ragioni del collasso di ponti e viadotti, oltre alle case ed altre strutture edilizie. Nel secondo libro viene ben evidenziato come una delle cause principali dell’ammaloramento e crollo di ponti sia la mancata manutenzione. Detta mancanza porta due conseguenze piuttosto gravi. La prima, evidente, è quella di non mantenere in piena efficienza la struttura, la seconda, più subdola, è quella di non accorgersi di gravi degradi con rischi per l’incolumità delle persone e sia per i danni economico-sociali di tali degradi. A quanto si legge, sembra che il ponte di Sasso non sia stato tenuto in osservazione e manutenzione correttamente. Adesso stiamo assistendo ad un tormentone burocratico piuttosto lungo. Il danno per le aree montane è notevole, ma, a quanto sembra, non è questo il problema prioritario delle forze politiche. Come tutti sanno, i lavori pubblici, in Italia, devono passare al vaglio delle segreterie di partito che, dopo estenuanti trattative, decideranno cosa fare, come fare e come gestire i fondi pubblici, del contribuente. Di certo, su quest’ultimo argomento, la gestione del danaro pubblico, è una vera lotta al coltello fra le varie segreterie e parecchi politici al fine di porsi al servizio della collettività in tale oneroso compito. Dedicarsi anima e corpo a tali fatiche contabili, sistemazioni monetarie, pagamenti e tutto ciò che richiede l’utilizzo di danaro dei cittadini, è una motivazione etico-morale così forte che moltissimi appartenenti al mondo partitico e/o politico sono disposti a tale supremo sacrificio. Speriamo, intanto, che non vengano chiusi altri ponti, vista la situazione comatosa di molte di queste strutture.

particolare ponte Leonardo da Vinci – foto Sassuolo2000

 

Varie strutture edilizie subiscono gravi danni dall’interno per problemi chimici. Uno degli elementi più nefasti sia nelle malte calcaree che nelle gettate di cemento armato, è la presenza di gesso, CaSO4. 2H2O. Detto minerale ha la peculiarità di reagire con il ferro delle armature per formare solfato di ferro, staccando detto materiale dal cemento cui dovrebbe essere legato. Di conseguenza detta struttura in cemento armato perde le sue caratteristiche di essere contemporaneamente resistente alla compressione ed alla trazione. La peculiarità data dai tondini di acciaio di consentire una resistenza alla trazione finisce per ridursi notevolmente. Inoltre la cristallizzazione del gesso prova un aumento di volume della malta o dell’impasto impiegato, non subito, ma con il trascorrere del tempo. Da cosa è generata detta presenza di gesso ? O dall’impiego di acque in cui vi è in soluzione detto minerale, o in sabbie ove questo si trovi, spec. sabbie marine non accuratamente lavate con acqua povera di sali, oppure dall’impiego di gesso in polvere, quello usato in edilizia, gesso semi idrato, che talvolta viene addizionato nelle betoniere per ritardare la presa dell’impasto. In tutti i casi la presenza di ioni solfato, più semplicemente gesso in soluzione, porta ad un degrado, in tempi più o meno brevi, a seconda della percentuale presente, dei manufatti o delle gettate di cemento armato. Il degrado del ferro a contatto con il gesso era ben noto ai nostri vecchi muratori che, nel limite del possibile, evitavano di murare elementi di ferro con l’impiego del gesso, dato il fatto che il ferro impiegato in tempi più o meno brevi, veniva corroso a contatto con il legante.

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