La Direttissima del Corno – foto da youtube

 

Penso che parecchi lettori di Renonews si ricordino della, infausta, telenovela del Civis a Bologna. L’Amministrazione Comunale aveva deciso di impiantare un nuovo (vecchio) sistema di trasporto urbano denominato Civis. Malgrado le opinioni contrarie della stragrande maggioranza della cittadinanza ed anche di persone esperte nel trasporto urbano, così si era deciso e così si andò avanti. Dopo alcuni anni nei quali si erano creati disagi a non finire ad attività commerciali ed alla viabilità, con costi sempre sulle spalle dei cittadini, si scoprì che detto sistema non funzionava. Quindi una spesa plurimilionaria, e di parecchio, oltre ai disagi e, quindi, dei costi scaricati alla cittadinanza, il tutto fu messo in soffitta, anzi, sembra, messo a marcire in qualche deposito.

foto autobusweb.com

 

Adesso, a mio modo di vedere, abbiamo un replay nella zona del Corno alle Scale.

In alto loco hanno deciso che l’attuale seggiovia “Direttissima” del Lago Scaffaiolo, vada demolita, pur avendo dinnanzi a sé, ancora, parecchi anni di vita attiva. Le ragioni sono state le più strane che si potessero architettare, dal portare persone inabili a vedere i “Panorami mozzafiato” della zona senza neppure sincerarsi se le attività commerciali e di ristoro della zona fossero adeguate ad ospitare o ad avere servizi igienici per dette persone. Cosa che, sembra, di nessuna importanza. Come non sono di nessuna importanza i vari collegamenti fra i parcheggi e le zone di ingresso e di uscita in quota di tale nuova seggiovia. Tale nuovo impianto, dal costo di parecchi milioni di € del contribuente, sembra che sia FONDAMENTALE, per il rilancio economico del Belvedere. Una simile apodittica certezza dovrebbe essere supportata da precisi studi in merito ai flussi turistici, alle eventuali ricadute economiche in una zona, quella di Lizzano in Belvedere, piuttosto mal messa sulle varie voci riguardanti l’ospitalità, le condizioni alberghiere ed altro. Questi studi sono competenza di dipartimenti universitari a ciò deputati. Persino la celeberrima Università di Oxford fece a suo tempo una disamina dei costi e dei ricavi dovuti a Olimpiadi sia tradizionali che invernali con il risultato che dette manifestazioni sono state e sono una totale emorragia economica, sotto tutti gli aspetti, dei paesi organizzatori. Calcolare i benefici di questo impianto sulla comunità Belvederiana, con un rapporto Spese-Ricavi, per detti istituti sarebbe cosa di normale amministrazione. Eppure, a quanto mi risulta, non vi è alcun supporto di tali studi su detta enorme spesa. In alto loco si tace su tale argomento. Certo che fare baluginare dinnanzi agli occhi ad una comunità estremamente fragile, come quella del Belvedere, un futuro da Alice nel Paese delle Meraviglie è facile ottenerne il consenso. E’ un po’ come picchiare un bimbo piccolo, si fa poca fatica ma è immorale. Quindi come cittadino CONTRIBUENTE, come uomo di montagna ed amante della zona del Corno alle Scale, chiedo, sarebbe più giusto pretendere, che mi si mostrino gli studi fatti da organismi al di sopra di ogni sospetto, sulla validità economica ed ambientale di tale costoso impianto. Contrariamente sarà mio obbligo dubitare sulle motivazioni, più o meno oneste, della imprescindibile esecuzione di detta opera FONDAMENTALE.

 

 

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