Qualche conto su sci e sciatori

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Mi piace sciare, ho qualcosa come 67 anni di esperienza sciatoria alle spalle anche con attività agonistica o militare e che, quindi, le mie osservazioni non sono di malanimo nei confronti di chi si mette due tavole ai piedi, come si diceva, ma solo per esaminare quanto incida sul bilancio familiare una giornata o un fine settimana trascorsa sulle neve del Corno. Partiamo da una famiglia tipo : due adulti ed un ragazzo di 12-13 anni. Trasporto, andata e ritorno, circa 200 Km ovvero più o meno 50 € . Tre giornalieri per un totale di 102 € . Il “pargolo” visto che cresce dimensionalmente giorno per giorno e, quindi, non è conveniente acquistare scarponi, sci , bastoncini ed altro, a parte gli indumenti, per un totale approssimativo di 50 € . Fin qui siamo arrivati ad € 202 . La famigliola, se proprio non vive nel mondo dei sogni, sa bene di aver speso alcune migliaia di € fra attrezzature per adulti, vestimenti vari per due genitori e per il fanciullo e che detti investimenti non durano in eterno, razionalmente, specialmente nelle menti femminili, vere cassiere di casa , significa un certo numero di € ogni volta che si va a sciare. Stiamo scarsi ? 250 € se ne sono andati. Vuoi negare al figlio qualcosa da mangiare ? Si sta tutti assieme ed un’altra trentina di € escono dal portafogli. E così siamo vicini ai 300 € . Essendo una famiglia abbastanza attenta alle spese, di cenare fuori non se ne parla e si ritorna in città. In caso contrario il limite di 400 € è facilmente raggiungibile. Se poi ambedue i genitori prendono a nolo l’attrezzatura la cifra non cambia, meno investimento ma più ammortamento. Essendoci tra i 4 ed i 5 fine settimana in un mese, se detta famiglia è appassionata di sci, si trova a spendere tra i 1.200 – 1.500 – 1.600 o 2.000 € ogni mese. Diciamo che uno stipendio, ed in un paio di casi, tutt’altro che infimo, se ne va per lo sci. Penso che questa sia una delle molteplici ragioni che hanno fatto perdere appeal allo sci. Se poi detta famiglia avesse un casa o un appartamento in montagna e decidesse di passare il fine settimana sulle alte vette al fine di poter sciare per ambedue i giorni , si troverebbe ad avere da riscaldare e gestire una casa, meglio lasciar perdere. Ed infatti, la maggioranza delle persone che vengono per sciare, anche se hanno una casa in zona, se ne tornano in città. Durante i giorni feriali, la zona sciistica è pochissimo frequentata, lodevole l’impegno dei gestori, ma non siamo più negli anni 1960-1970.

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