

Ho letto che 100.000 voli fantasma in Europa inquinano come 1,4 milioni di auto. Ogni tanto si legge dell’enorme inquinamento in Val Padana causato da camini e barbecue mettendo sotto il tappeto che. a parte l’inquinamento industriale, quello legato al riscaldamento, una voce molto importante risulta essere causato dalla pessima condizione dei manti stradali. Tempo fa vi fu un’analisi europea su tale problema e l’Italia non ci uscì troppo bene.
E’ evidente che un manto stradale in non buone condizioni causa logorio di pneumatici e quindi emissioni di particolato dei materiali con i quasi sono costruiti detti pneumatici, polveri e brandelli del medesimo asfalto, un maggior uso di freni ed acceleratori e, conseguentemente, altra voce di inquinamento, maggiore facilità di incidenti. Bisogna ricordare che oltre il 60-68-5 % degli incidenti per veicoli a due ruote sono causati direttamente o indirettamente, dal fondo stradale sconnesso. Mettiamoci nel conto l’uso e l’abuso di voli aerei di persone appartenenti al mondo politico ed istituzionale e la frittata è fatta. Visto che in Val Padana, l’area più inquinata d’Europa, transitano quotidianamente milioni di veicoli, di cui, una buona parte, mezzi pesanti su una rete stradale tra le peggiori, andare ad incolpare i camini ed i barbecue, mi sembra proprio cercare di nascondere le responsabilità di coloro che hanno il compito di gestire al meglio le nostre strade.
E’ questo il classico esempio di far dirottare l’attenzione della pubblica opinione verso obiettivi secondari per evitare che i cittadini si rendano conto della disattenzione, se non peggio, degli apparati politico-amministrativi nella gestione della cosa pubblica. Le conseguenze di questo sistema sono le patologie che affliggono molte persone dovute all’elevato tasso di inquinamento della zona.
Soluzioni prospettate ? Certo ! Non accendere i camini ! Sarei curioso di sapere quanti milioni di camini sono accesi nei 365 giorni l’anno e quanti milioni di veicoli transitano in detto periodo sulle nostre dissestate strade.