Wasteocene, l’era degli scarti

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E’ questo il titolo di un articolo di Antonello Pasini sul Le Scienze. Waste, penso che tutti lo sappiano, ma in inglese significa “Rifiuto”, immondizia. In detto articolo si evidenzia come una ridotta percentuale del genere umano, la più benestante, generi una quantità di rifiuti enormemente superiore al resto della popolazione mondiale. Vi è poi una sottile disamina sociale nel considerare “Rifiuti” anche le classi più povere o più emarginate di una società o, addirittura, intere popolazioni. Queste persone vengono poste al margine del mainstream economico e sociale. La cosa non riguarda solo le popolazioni di quello che viene definito Terzo Mondo, ma è presente anche nella nostra società. Quali sono questi soggetti assimilabili ai “Rifiuti” del potente progresso, specialmente economico, del resto della società ? Sono coloro che vivono ed operano in quelle che, oggi, definiamo aree marginali : montagna, zone agricole non a conduzione industriale, mondi emarginati sia dalla loro tradizionale cultura che da quella imperante. Si tratta di milioni di persone cui, spesso, vengono negati o tolti alcuni diritti fondamentali quali istruzione e sanità. Ovvio che il “Sistema” non agisce in maniera categorica, sono diritti che che te li rende, giorno per giorno, sempre più inavvicinabili o, almeno, inadeguati alle esigenze della attuale società. Di concerto il “Sistema” pone dinnanzi agli occhi di queste popolazioni, un futuro di incredibile Paese delle Meraviglie. E come ? Facendo balenare opere pubbliche costosissime e, spesso, inutili se non dannose al mondo ove vivono queste persone. Opere nelle quali il giro di capitali è solo a vantaggio di quelle aziende ben posizionate nel Mainstream, specialmente politico, che ne hanno il massimo utile, immediato, spesso con danno della società nella quale operano dal momento che non vi è alcuna ricaduta lavorativa e occupazionale ed, inoltre, i ventilati benefici risultano solo ventilati dal momento che, spesso, non sono supportati da alcun studio serio in merito. D’altronde, come scrisse Mark Twain, è più facile imbrogliare una persona che convincerla di essere stata imbrogliata, come possiamo definire il far balenare un futuro luminoso pieno di soldi dinnanzi agli occhi di popolazioni alla “Canna del gas” se non un imbroglio ? Se ne evince che nel vasto oceano dei “Rifiuti” non vi sono solo plastica ed altro, ma anche intere popolazioni.

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