Rovistando in biblioteca

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Come i lettori di Renonews avranno certamente capito, sono un incallito lettore di libri e che dispongo di una biblioteca piuttosto corposa. Giorni fa rimettendo le mani su di un piccolo scaffale di pubblicazioni in quel di Pianaccio, ove ho la casa dei nonni, mi è ritornato fra le mani un libretto edito nel 1973 “Il mondo fuori porta” di Alberto Drusiani. E così me lo sono riletto a distanza di più di 50 anni. Vi sono cose molto interessanti ed anche con risvolti storici. Ovviamente mi sono fissato sull’articolo dedicato a Monteacuto delle Alpi con il suo circondario, Pianaccio compreso. Ad un certo punto leggiamo :”Lizzano in Belvedere- il capoluogo di comune, il centro- ha tutto quel che si desidera : sport, divertimenti, numerosi alberghi, ristoranti, pensioni; ha anch’esso i castagneti e l’aria fresca: Ma la pace di Monteacuto è un’altra cosa.” Si parla anche di Madonna dell’Acero, del Lago Scaffaiolo e di messer Boccaccio che lo visitò. Vi sono tre foto, una panoramica del paese, l’acquasantiera di sasso scolpito della Chiesa di S. Niccolò e quella di un tipico comignolo cilindrico della Valle della Dardagna e precisamente di Poggiolforato. Verso la fine del libro vi è un intero capitolo dedicato agli sport invernali, per chi va a sciare dall’Appennino Reggiano sino al Corno alle Scale. L’autore parla di metri e metri di neve quasi ovunque. Quasi nessuno, specialmente in Alto Loco, si è accorto che i metri di neve si sono ridotti a qualche decimetro, ogni tanto, e che gli impianti, sotto ad una certa quota, non servono più a portare sciatori per mancanza della materia prima : la neve. Vi sarebbe, poi, da puntualizzare su ciò che fornisce oggi il capoluogo : Lizzano. Sport, vi è il campo di calcio ed i campi da tennis, i numerosi alberghi sono rimasti 4 con relativi ristoranti, pensioni hanno chiuso tutte, divertimenti ? Cinema-teatro chiuso, sala Cristallo per concerti e danze chiusi, Parco della Rotonda per musica e balli con baracchina per bibite e panini oggi è solo per sedersi in una panchina. Vi è stata per vari anni una scuola estiva di musica con corsi per vari strumenti dal pianoforte alla fisarmonica alla chitarra ed altri con sedi e concerti nei vari paesi : CHIUSA . Vi erano anche concerti nelle varie chiese utilizzando i diversi organi presenti, anche storici : ELIMINATI. Diciamo che tutto si è finalizzato al comparto sciatorio con la sostituzione delle obsolete sciovie con più moderne seggiovie. Ormai tutto fa riferimento a detti impianti di risalita. Che vi sia in corso una pesante Crisi Climatica viene negata da quasi tutti, specialmente da chi ha avviato appalti per nuovi impianti di risalita. Il tempo, anche quello climatico, è poi un giustiziere implacabile e poco corrompibile. Ritorniamo a Monteacuto con il suo patrimonio storico che condivide con il vicino Pianaccio. Cosa è stato fatto per valorizzare tale capitale unico nello spazio di oltre 50 anni ? Praticamente NIENTE . E così anche per altri paesi del comprensorio del Belvedere, vedi Gabba con affreschi di scuola di Giotto nella chiesa, Poggiolforato, Rocca Corneta, la valle della Dardagna  ecc ecc . Posso pensare che i turisti che vengono qui e vedono tali affreschi, oppure ciò che hanno di storico le varie chiese ed edifici sacri : dipinti, sculture, arredi ed altro, vengano distratti e non pensino più alle seggiovie del Corno, l’unico argomento trattato continuamente sino alla noia. Che il turismo sia oggi molto differenziato, che si interessi di una pluralità di obiettivi, anche culturali e storici, non è ancora stato recepito a diversi livelli. Dispiace solo che quei paesi sopra menzionati siano stati lasciati in stato di abbandono anche a livello di informazione turistica e di valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale.

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