A chiunque sarà successo di leggere quanto sarebbe costato, al contribuente, un determinato lavoro pubblico già pianificato in Alto Loco. Spesso, però, non sono evidenziati né il tempo della durata di detti lavori e neppure quanto la collettività dovrà pagare, in disagi, per tali lavori. Faccio un elementare confronto . Antico acquedotto romano che partendo dalla Valle del Setta porta, tutt’oggi, le migliori acque potabili a Bologna. Consiglio la lettura di un interessante libro “Gli antichi acquedotti di Bologna” edito dal Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese, ricco di foto, dati scientifici e storici di chi ha operato al ripristino di tale opera idraulica nel 2005 . Ero fra i collaboratori . Ebbene ? Durante l’impero di Augusto, circa 10 a.C. , si decise di costruire un acquedotto adeguato alla necessità dell’allora Bononia, importante città che sarebbe diventata, poi, Bologna. Partiti i lavori, nello spazio di circa 10 (dieci) anni si scavarono qualcosa come 16 Km di gallerie nella montagna, cui aggiungere un bel po’ di scavi per : raccordi, ingressi secondari, scarichi ecc ecc . Diciamo qualcosa come Km 20 tutti nella roccia . Si badi bene, mica dei cunicoli, ma gallerie alte a prova di giocatori di pallacanestro, larghe da passarci due o tre energumeni, con tanto di nicchie ove posizionare le lucerne, indicazioni, scolpite o segnate, delle varie squadre di lavoro ed altro ancora. Diciamo che, con i mezzi a loro disposizione, i nostri antecedenti romani, con i loro ingegneri, capisquadra ed altro, erano avanzati alla media di circa Km 2 ( Due Kilometri ) l’anno all’interno delle montagne da Vado a Bologna. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vedere tale opera, ha subito capito che lì degli sbagli e delle asinate se ne erano fatte non dico poche, ma nessuna. Si era lavorato con competenza, capacità e spirito di servizio al bene pubblico. Adesso faccio un confronto. Il Pontelungo da oltre 3 (tre) anni è in perenne manutenzione. Non è segnalato quando finiranno questi lavori. Intanto il disagio per la collettività c’è e ce la godiamo. Se consideriamo che l’opera del Pontelungo abbia una lunghezza di Km 0,6 se ne evince che, sino ad ora, si è marciato alla velocità di Km 0,200 ovvero 200 metri l’anno, ed ancora siamo lontani dalla fine dell’opera. Detto brutalmente : se detti lavori fossero stati dati da fare agli ingegneri dell’Imperatore Augusto, a quest’ora avremmo due ponti nuovi larghi m 15 ciascheduno, uno a monte e l’altro a valle, ed il vecchio ponte, ripristinato, avrebbe nel bel mezzo un meraviglioso arco trionfale. Perché dico questo ? Perché quando in Alto Loco decidono di spendere un bel po’ di milioni del contribuente in opere pubbliche, o così definite, non vengono MAI esplicitati i costi della comunità in termini di disagio, cessazione di attività commerciali ed altro di oneroso che, se si facesse un’analisi preventiva, supererebbero di gran lunga i costi primari dell’opera. Chi, dei lettori, si è mai trovato dinnanzi a transenne di lavori in corso con restringimento delle sedi stradali per mesi e mesi senza la presenza di un solo operaio al lavoro ? Tanto nel letamaio ci sono i sudditi ! Non sarebbe logico provvedere, in tempi brevi, a porre termine a tali lavori e finirla di creare disagi alla cittadinanza ? Il tutto, ovviamente, senza cartelli che specifichino il termine di tali “poderosi” lavori. Questo inficia profondamente il concetto di DEMOCRAZIA che significa che è il Popolo che Governa e non che Viene Governato. Non è la farsa elettorale, sempre con partecipanti al voto in forte diminuzione, che giustifichi il concetto di Democrazia rappresentativa. Se votassi un programma di un partito o di politici che si dichiarassero al servizio delle necessità dei cittadini e, poi, questi, al potere, si scatenassero in una spesa folle di lavori pubblici assurdi, relativamente assurdi giacché detti soldi finirebbero nelle tasche degli amici dei loro amici, dopo aver sperperato un bel po’ di milioni, sai che soddisfazione non eleggerli più. Quindi, chiederei ai lettori di queste righe di Renonews di evidenziare quali disagi e quali lavori in corso vi siano in giro o mai terminati, tali da creare pesanti incomodi e, spesso, anche situazioni di rischio, vedi viabilità, ai cittadini. Attendo informazion