Una poco lieta novella

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Stamane mia moglie ha telefonato all’Asilo Martini di Lizzano in Belvedere per avere informazioni sui campi solari estivi per bambini. La risposta è stata che non faranno nulla per mancanza di personale. Devo anticipare che due anni fa i nostri due nipoti hanno avuto un eccellente animatore che ha portato l’intera masnada, maschi e femmine, all’osservatorio astronomico di Gavinana (Toscana) e poi ad una ferriera di Maresca (Toscana) . Nel Belvedere vi sarebbe la Ferriera Lenzi di Panigale ma sembra non sia agibile. A Maresca un esperto fabbro ha fatto vedere come si opera ed uno dei nostri due è tornato a casa con un pezzetto di ferro lavorato. E poi anche ad un parco avventure in quel di Sestola, alla Doganaccia. A Lizzano, zona Monte Pizzo vi era un parco avventure per bambini, ma credo sia stato cancellato. E poi, tutti muniti di mute, a fare salti e divertimenti vari nelle acque della Dardagna. Questo sì che era nel Belvedere. Ed altre attività che non ricordo. Ma i due nipoti erano entusiasti ed avevano imparato tante cose. L’anno scorso l’accompagnatore, diverso, si limitò ad escursioni, camminate e poco più. I nipoti non furono particolarmente entusiasti del programma svolto. Quest’anno, come detto, niente campi estivi. Analizziamo la cosa sotto alcuni aspetti. Innanzi tutto i campi estivi dovrebbero essere un aiuto alle famiglie ed in contemporanea un modo di far vivere i bambini in un ambiente naturale e stimolante come fatto due anni fa. Poi vi è il fatto che molte persone, nonni di detti bambini, hanno la seconda casa nel Belvedere e, quindi, apporterebbero un beneficio economico alla economia della zona. Inoltre, su di ogni bambino gravitano due genitori, da due a quattro nonni e, spesso, zii e zie e ne consegue che nel fine settimana almeno quattro e più persone sarebbero presenti sia in bar, ristoranti e/o negozi. Che in Alto Loco non si valutino queste cose, ma, specialmente quella di aiutare le famiglie a far sì che i figli e/o nipoti possano avere un luogo ove trascorrere l’estate o una sua parte, la dice lunga su come è impostato il rapporto Politica-Cittadini (Sudditi). D’altronde, visto che in Alto Loco si sono pianificate spese di decine e decine di milioni in APPALTI per rilanciare il turismo in Appennino, non credo che dirottare una modesta percentuale di tali faraoniche spese nel fornire uno o due persone preparate a fare da accompagnatori a detti bambini avesse creato gravi problemi economici. D’altronde la cosa è allineata con la carenza di personale sanitario nell’Ospedale di Porretta, viste le proteste degli operatori sanitari del posto. Ovviamente anche di tale carenza sanitaria non si è spesa una sola parola durante le delucidazioni sui futuri grandi investimenti in Appennino. La conclusione che se ne ricava da queste “disattenzioni” è che della vita e delle esigenze dei cittadini in determinati siti, non importa un accidente. Adesso si sta dando il via ad una nuova seggiovia con i dovuti disboscamenti, così si contrastano le alluvioni della pianura, con un certo esborso di danaro dei contribuenti anche di quelli che dovranno fare i salti mortali per gestire figli o nipoti nel periodo estivo e di coloro che per visite e/o cure si devono sobbarcare ore di viaggio lungo la SS64 Porrettana per arrivare agli ospedali di Bologna e dintorni. Per fortuna che, a detta di operatori turistici del Belvedere, si faranno tanti soldi e avranno gli alberghi sempre pieni. Glielo auguro, ma quando si cancellano le presenze dei giovani che dovrebbero essere il futuro di una economia, spedendoli da un’altra parte, non la vedo così rosea. Il tempo sarà galantuomo.

P.S. Sarebbe opportuno che chi di dovere desse fondate assicurazioni alle decine di migliaia di turisti che ogni fine settimana si precipiteranno alla zona Cavone per utilizzare la nuova seggiovia del Lago Scaffaiolo che lì non ci sarà carenza di personale come all’Ospedale di Porretta o ai campi estivi per bambini.