Problemi per le canne…fumarie

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Nei famosi 58 articoli relativi ad opere edilizie che lo Stato ha reso eseguibili senza passare per le forche caudine delle Amministrazioni Comunali ce n’è uno relativo alle canne fumarie. Come è noto vi sono Amministrazioni molto restie a concedere permessi per porre in opera canne fumarie all’esterno degli edifici . Non parlo di fabbricati storici, sto parlando di comunissime case quante se ne vedono nel nostro Appennino . Vi sono situazioni, ne ho sotto gli occhi alcune, che non consentono di porre dette canne fumarie all’interno di vecchie preesistenti . Non essendo pensabile fare una traccia sfondando 2 o 3 piani di una casa, l’unica soluzione sarebbe porre detta canna fumaria, oggi di inox, all’esterno del fabbricato . Assurdo e pericoloso posizionarle all’interno delle abitazioni . Qui sorge il busillis . Per far ciò, sino ad oggi necessitava un ufficio professionale, domande, perdite di tempo e di soldi . In parole povero si spendeva più in burocrazia che nel lavoro . E non era detto che il progetto fosse accettato . Conseguentemente niente ferie in Appennino da Settembre in poi sino a Maggio inoltrato . L’utilizzazione della seconda casa, ereditata, spesso, da genitori e nonni emigrati o acquistata era ridotta a 3-4 mesi l’anno . Mi sono chiesto più volte : con i chiari di luna turistici che ci sono qua, non consentire a delle famiglie di poter venire fuori della stagione estiva non è darsi la zappa sui piedi ? Se pensiamo che una semplice stufa a pellet con due condotte aggiuntive può riscaldare cucina, bagno e camera da letto con una spesa globale di impiantistica e mano d’opera di circa € 2.400+2.500 , dover pensare di spendere soldi e tempo in progetti, permessi, marche da bollo, fotocopie ed altro porta ad un disincentivo psicologico incredibile . Si ha l’impressione che invece di essere apportatori di lavoro, acquisti e danaro si sia incomodi personaggi assimilati agli untori manzoniani . Oggi, non so se molti Amministratori se ne siano accorti, oltre a non vivere più nell’età dell’oro, la maggioranza dei cittadini quando sente parlare di : progetti, pratiche burocratiche, marche da bollo, fotocopie, permessi ed altro per delle emerite cavolate, fa una cosa semplicissima : tira i remi in barca e non fa nulla, ne ha le tasche piene di una assurda burocrazia . A mio modo di vedere farei ponti d’oro a chi volesse riscaldare la casa, contatterei, a seconda dell’impianto montato, chi vende legna affinché pratichi un prezzo agevolato a costoro ed ugualmente a chi vende pellet . Un bel foglio di accompagnamento nel quale ringrazierei per il lavoro eseguito e con la speranza di vederli fuori della stagione estiva nelle nostre zone . Come fanno in varie nazioni al di là delle Alpi . Ma qui non siamo al di là delle Alpi, siamo al di qua, spesso anche del buon senso .

Saluti termici da Ettore Scagliarini

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