“Lettere inviate a nostre spese”

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“Mi è arrivato per posta dal Sindaco (e come me a tante famiglie), in busta chiusa al costo di affrancatura di euro 0,49 pagato dal Comune, cioè da noi cittadini, il catalogo dei servizi della Casa della Salute e di ciò che resta del nostro ospedale.
Personalmente, da cittadino contribuente, trovo esecrabile questa operazione, e vorrei che qualche leguleio dicesse se non rappresenti un danno erariale di cui il pubblico amministratore mittente dovrebbe rispondere. In primis perché spedire questa roba a poche settimane dalle elezioni è una chiara mossa propagandistica, pagata dai cittadini. A maggior ragione (e quindi come secondo motivo) perché quel dépliant è a disposizione del pubblico, cioè consultabile e prelevabile, in ogni reparto e in ogni corridoio o sala d’aspetto dell’ospedale ed è stato ampiamente pubblicizzato e distribuito capillarmente al mercato del lunedì dal direttore del distretto dott. Quargnolo. Buste, affrancatura, tempo perso dal personale comunale. Tutto per niente, a meno che non paghi il sindaco uscente (per fortuna!) di tasca propria.
Tutto questo sembra piccola cosa, ma evidenzia un malcostume, un modo deviato di fare amministrazione. Nel merito, poi, quell’opuscolo evidenzia ancor di più, se mai ce ne fosse bisogno, la spoliazione del nostro ospedale. Vogliono darci ad intendere di averci dato più di quello che ci hanno tolto, e invece la cruda verità resta evidente: abbiamo un Pronto Soccorso H24 che si avvia tristemente a diventare un posto di primo soccorso con funzioni di semplice smistamento degli infortunati e siamo privi di quel Reparto di Chirurgia Ortopedica che era un fiore all’occhiello del nosocomio vergatese e un eccellente servizio per tutta la media valle del Reno. Risultato: Vergato, ospedale posto al centro della valle del Reno, non ha una chirurgia d’urgenza…
Grazie, ce ne ricorderemo il 26 maggio.”

Ferdinando Petri

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