BOLOGNA – Ciclisti indisciplinati : Lettera aperta al Prefetto

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Pubblichiamo il testo della lettera aperta che Ettore Scagliarini ha inviato a S.E. Patrizia Impresa:

 

Sig.ra Prefetto, 

Le scrivo questa lettera al fine di farLe presente una pessima applicazione del Codice della Strada nella città di Bologna. Mentre a qualsiasi mezzo a motore vengono, giustamente, applicate le normative contenute in detto Codice, vi è una categoria di Utenti della Strada che risulta quasi totalmente esonerata dal rispettare della Legge, e sono i ciclisti. Assistiamo a continui passaggi sotto i portici in piena velocità, dispregio dei sensi unici con percorrenze contrarie, transito con semafori sul rosso, occupazione delle sedi stradali a due o più affiancati, circolazione nelle ore di scarsa luminosità con veicoli privi di qualsiasi impianto di illuminazione e di catadiottri. Il Codice della Strada è chiaro: detti veicoli vanno sequestrati ed il possessore multato. Faccio presente che la stragrande di tali biciclette, almeno il 90% è fuori norma, viene così alimentato il mercato delle bici rubate in mano a spacciatori di droga e chi li alimenta. Perché un tale permessivismo da parte delle Istituzioni o Autorità demandate al controllo ed alla disciplina del traffico? Qualcuno potrebbe supporre che sequestrare bici fuori regola non apporti danaro nelle casse Istituzionali. Se ne dedurrebbe che le Leggi abbiano validità e siano applicate quando si possa far Cassa? Faccio presente che vi è, da tempo, un continuo stillicidio di incidenti causati da questo “selvaggio ciclismo”. Ultimo, Mercoledì alle ore 9 mentre uscivo dal portone di casa, sono stato investito, sotto il portico di Via Nosadella, da uno dei soliti ciclisti che a piena velocità scendeva lungo detto portico. Fortunatamente, a parte il pantaloni sporcati ed una lieve contusione, non ho avuto altri danni. Ho detto a tale ciclista che è un incivile, una risata e se ne è andato. Nell’arcata del portico vi era uno straniero con il suo trolley in attesa del taxi. Il suo commento, in un ottimo italiano, sulle nostre Amministrazioni è stato lapidario: ”Vi sono tanti incivili perché vi sono Istituzioni incivili”. Faccio presente che nel condominio ove abito sono già state vittime di scontri con “ciclisti selvaggi” ben 7 persone di cui una ha riportato danni abbastanza seri, tutti ovviamente conclusi con la fuga dell’investitore.

Confido che venga fatto presente a chi di dovere che non esistono categorie di utenti della strada privilegiati e con la libertà di utilizzare veicoli fuori norma e di creare, impunemente, incidenti a danno di altre persone.

Cordialmente  saluto.

Ettore Scagliarini

 

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