CULTURA: L’Installazione Play With Us – Dall’Arte Popolare all’Arte Moderna”

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                      Il Museo Storico della Giostra di Bergantino
                                          presenta
L’INSTALLAZIONE PLAY WITH US – DALL’ARTE POPOLARE ALL’ARTE MODERNA
con opere di NABY BYRON
musiche di MAX CASACCI
a cura di Gian Paolo Borghi
Inaugurazione sabato 11 maggio ore 17,30
Dall’11 maggio al 24 novembre 2019
Hotel Hilton Molino Stucky – Giudecca 810, Venezia
Dall’11 maggio al 24 novembre 2019 , nel cuore di Venezia , all’interno della suggestiva e
prestigiosa cornice dell’ Hotel Hilton Molino Stucky affacciato sul canal del Giudecca, sarà
presentata dal Museo Storico della Giostra di Bergantino l’installazione “ Play With Us –
dall’arte popolare all’arte moderna ” con opere dell’artista Naby Byron e texture musicale
di Max Casacci, a cura del Prof. Gian Paolo Borghi.
L’esposizione si colloca in concomitanza alla 58° Biennale di Venezia e propone al pubblico
una particolare e metaforica visione onirica dell’artista che vede al centro della sua narrazione inusuali cavalli da giostra .
L’esposizione , in collaborazione con l’ Associazione UFO-Ultimi Futuristi, è realizzata con il
patrocinio della Regione del Veneto , della Città di Venezia , del Comune di Brigantino , del Museo della Giostra di Brigantino , del MAF (Museo Mondo Agricolo Ferrarese), di Hilton Stucky Venezia e si colloca all’interno delle celebrazioni del centenario dalla fondazione del Gruppo Hilton.
Naby Byron si riappropria di alcune forme della cultura tradizionale adattandole alle
aspettative del contemporaneo in una sorta di “ provocazione – non provocazione ” che mira a cogliere attraverso le giostre alcune sfaccettature di un denso percorso storico-antropologico.
I cavalli da giostra, infatti, richiamano alla memoria antichi giochi rituali e arcaici di natura
medievale. Naby Byron , tuttavia, non si limita a scegliere artisticamente i cavalli ma, in forma simbolica, li rende liberi dai rigidi meccanismi delle giostre, proiettandoli lontani dalle tradizionali fiere e feste di paese in un contesto moderno e contemporaneo . Questo forte desiderio di libertà si traduce nella fusione in maniera simbiotica delle sue installazioni con la natura che le circonda. In altri termini, Naby si eleva a paladina di una nuova e rinnovata cultura del “gioco” , trasfigurando alcuni antichi significati nel mondo odierno e offrendoli all’ammirazione e alla disponibilità degli appassionati d’arte del terzo millennio.
Nello specifico “ Play with us – dall’arte popolare all’arte moderna ” è un’ opera relazionale
in cui il fruitore interagisce direttamente con l’installazione: i visitatori, infatti, sono invitati a montare sul cavallo e in questo senso il lavoro di Naby Byron rappresenta un’opera unica, in continuo divenire, in quanto cambia col cambiare dello spettatore che desidera mettersi in gioco.
L’esposizione si compone di una parte a “ cavalli fissi ” nella zona esterna dell’Hotel, e di una a “ cavalli mobili ” situati negli ambienti interni. Al fianco delle opere è prevista una
videoinstallazione a cura del Museo e dell’artista, volta a descrivere per immagini e parole la poetica complessiva dell’evento.
Sarà, inoltre, presente una “ texture ” sonora composta dal musicista Massimiliano Casacci
, membro e fondatore dei Subsonica .
NABY Naby Byron (nome d’arte) nasce a Bologna. Di famiglia borghese, vive la sua infanzia accanto ad uno dei più importanti allevamenti di cavalli d’Europa (allevamento che ha visto i natali della stirpe del trottatore Varenne). Memore dei lunghi pomeriggi passati ad ammirare gli allenamenti e la vita dell’animale più nobile del creato, Naby, laureatasi nel frattempo all’Accademia di Bologna, elegge il cavallo quale simbolo totemico delle sue prime creazioni artistiche, dapprima dipinti ed in seguito installazioni.
Avvicinatasi nel prosieguo di vita al mondo del collezionismo, ha costituito assieme ad alcuni collaboratori il Collettivo U.F.-o Ultimi Futuristi, al’interno del quale è conservato un vastissimo numero di documenti afferenti il Movimento Futurista di Filippo Tommaso Marinetti, altra grande fonte di ispirazione dell’artista soprattutto per quanto attiene al filone aviatorio, seconda passione di Naby Byron ed oggetto precipuo delle sue opere.
Hanno curato per lei importanti mostre il Critico d’arte Giuseppe Virelli, l’Etnoantropologo Prof. Gian Paolo Borghi, lo storico del Futurismo Enrico Bittoto.
Ha esposto in Gallerie a Lucca (“Play With Me” presso Galleria olio su tavola), al PALP Museo di Pontedera (“Play With Me” all’interno della Mostra “Dalla Trottola al Robot”) ed in concomitanza con la Biennale di Venezia presso gli ambienti dell’Hilton Molino Stucky all’isola della Giudecca (Installazione “Play With Us” promossa dal Museo dello Giostra di Bergantino).
Hanno collaborato con lei Marta Pederzoli, le Ceramiche Gatti di Faenza, Max Casacci dei
Subsonica, il regista Luca Verdone.
Ha vinto diversi premi e riconoscimenti tra i quali ricordiamo il Premio Vergato Arte 2016 sotto la presidenza del Maestro Luigi Ontani.
INFORMAZIONI UTILI
TITOLO:
“Play with us” – dall’arte popolare all’arte moderna”
OPERE DI:
NABY
A CURA DI:
Prof Gian Paolo Borghi
CONSULENZA MUSICALE:
Max Casacci
PRESENTATA DA:
Museo storico della giostra di Brigantino
DOVE:
Hotel Hilton MilonStucky – Giudecca 810, Venezia
INAUGURAZIONE: sabato 11 maggio ore 17,30
DATE:
dall’11 maggio al 24 novembre 2019
ORARI: orari di apertura dell’Hotel
INGRESSO GRATUITO
Per informazioni: 340.1773671 – email:
ultimifuturisti@gmail.com
Sito:
Facebook:
PATROCINI:
Regione del Veneto , Città di Venezia, Comune di Brigantino, Museo della
Giostra di Brigantino, MAF (Museo Mondo Agricolo Ferrarese), Hilton Stucky Venezia.
IN COLLABORAZIONE CON:
Associazione UFO-Ultimi Futuristi
I luoghi dell’ “ Altrove” e Naby
Una selezione di una mostra documentaria, con finalità scientifiche accompagna con discrezione l’esperienza artistica di Naby . Si fonda su un percorso storico-antropologico attraverso giochi e spettacoli della fiera e del luna park nel quale gli spazi del gioco e della fantasia si sbizzarriscono in un secolare “viaggio”mirante alla continuità del dare stupore a un pubblico di età diversa, accomunato dalla ricerca di un immaginario perduto o da conquistare.
Il suo titolo, I luoghi dell’“Altrove”, è emblematico e sta a ribadire ulteriormente gli scopi di questi spettacoli itineranti per antonomasia nei quali i protagonisti (in una vera e propria osmosi tra “viaggiatori” e fruitori) si proiettano in un volo di libertà per scelta e per vocazione.
Le giostre con i cavalli, in particolare, costituiscono le basi dalle quali si diparte la nuova opzione di libertà di Naby, che sceglie di allontanarsi alla scoperta di un suo “Altrove”, con i cavalli volutamente (e finalmente) sciolti da qualsiasi vincolo di subalternità.
La mostra I luoghi dell’“Altrove” fa parte dell’ampia produzione del Museo Storico della Giostra edello Spettacolo Popolare di Bergantino (Rovigo), una istituzione che da vent’anni affronta lo studio dell’universo dello spettacolo viaggiante partendo da territori polesani che sono autentici sinonimi di patria di queste attrazioni popolari, oggi soprattutto grazie all’appassionata opera di ideatori e fabbricanti di nuovi sogni da irradiare in tutto il mondo.
Nei vent’anni dalla sua nascita il Museo ha dunque voluto giovarsi di questa installazione artistica per promuovere le sue pubbliche finalità e la storia della giostra all’interno del periodo in cui Venezia ospita anche la Biennale Arte.
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