I sindaci di 13 Comuni dell’Appennino hanno scritto al Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, chiedendo un incontro per discutere della situazione del ponte “Leonardo da Vinci” e valutare la possibilità di attivare procedure emergenziali.
Pubblichiamo il testo integrale della comunicazione inviata al Ministro in forma congiunta dai sindaci di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi e Vergato:
“All’attenzione del Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini
pc Regione Emilia-Romagna – Presidente Stefano Bonaccini
– Assessore Andrea Corsini
Città Metropolitana di Bologna – Consigliere delegato Marco Monesi
Gentilissimo Ministro,
le scriviamo come sindaci della Valli del Reno e del Setta nell’Appennino Bolognese per portarLa a conoscenza di una situazione molto grave per il nostro territorio. Si tratta della chiusura al traffico veicolare e pedonale del ponte “Leonardo da Vinci”, lungo la strada provinciale SP 325 “Val Setta e Val di Bisenzio” nel comune di Sasso Marconi, infrastruttura di importanza strategica per i collegamenti tra le nostre vallate, l’autostrada A1 e la città di Bologna.
La chiusura del ponte è la diretta conseguenza del grave ammaloramento della struttura dovuto, in particolare, al tipo di costruzione che risale agli anni ‘50.
Gli aspetti che ci preoccupano maggiormente sono:
– Il carico di traffico che si riversa sulla viabilità locale: le infrastrutture stradali e semaforiche di Sasso Marconi, seppur riqualificate di recente, non sono infatti in grado di sostenere il flusso di traffico proveniente dalle direttrici appenniniche.
– A preoccupare è in particolare la situazione di Ponte Albano che, dopo la chiusura del ponte “Da Vinci”, è divenuto uno snodo cruciale per i collegamenti con le valli del Setta e del Savena, e per il quale il Comune di Sasso Marconi ha richiesto una perizia tecnica per
valutarne la stabilità. Va poi sottolineato come le lunghe file di veicoli lungo la statale
Porrettana e all’interno dell’abitato di Sasso Marconi, contribuiscano a determinare un
considerevole aumento dei tempi di percorrenza dei tragitti casa-lavoro e casa-scuola,
creando peraltro un problema di sicurezza pubblica per quanto riguarda gli interventi di
soccorso ed emergenza.
– L’inquinamento atmosferico, che sta raggiungendo livelli allarmanti. La qualità dell’aria –
già di per sé preoccupante nella nostra regione – è notevolmente peggiorata soprattutto nelle zone residenziali, dove si concentrano maggiormente i flussi di traffico, inclusi i tanti mezzi pesanti che devono raggiungere le aziende dell’Appennino. Quali saranno le conseguenze per la salute pubblica, se per almeno tre anni i cittadini saranno sottoposti a questa situazione?
– Le conseguenze per le attività commerciali e imprenditoriali, che già oggi risentono delle
difficoltà legate alla viabilità e che nei prossimi mesi, quando si spera sia possibile
cominciare nuovamente a lavorare a tempo pieno, rischiano di compromettere la ripresa
necessaria alla tutela del lavoro di centinaia di famiglie.
Secondo il cronoprogramma di Anas, che prenderà in carico il ponte nel prossimo agosto, dopo che Città Metropolitana di Bologna avrà completato gli interventi di consolidamento della ‘pila 15’ e di messa in sicurezza del sottopasso in corrispondenza della ferrovia Porrettana e della viabilità locale, l’affidamento lavori per l’intervento che dovrà restituire il ponte alla sua piena funzionalità è previsto nella primavera del 2022, con una conclusione lavori stimata per la primavera 2024.
Tempi insostenibili per il nostro territorio e per i nostri comuni, che non possono sopportare così a lungo i forti disagi per la viabilità, i rischi per la sicurezza di cittadini e automobilisti e le ripercussioni dovute al blocco di ogni progetto di promozione o riorganizzazione dell’Appennino.
Perché, è evidente, senza una viabilità sicura, non è possibile investire in progetti di sviluppo per il futuro.
Per questo Le chiediamo un incontro in cui illustrarLe nel dettaglio la situazione e invitarLa a valutare la possibilità di attivare procedure di emergenza adeguate al rischio presente e al danno futuro per le nostre comunità.
In attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti.
Roberto Parmeggiani – Sindaco di Sasso Marconi (Firmato digitalmente)
Valentina Cuppi – Sindaca di Marzabotto
Maurizio Fabbri – Sindaco di Castiglione dei Pepoli
Alberto Nasci – Sindaco di Castel d’Aiano
Alessandro Santoni – Sindaco di San Benedetto Val di Sambro
Bruno Pasquini – Sindaco di Monzuno
Giuseppe Argentieri – Sindaco di Vergato
Giuseppe Nanni – Sindaco di Alto Reno Terme
Elisabetta Tanari – Sindaca di Gaggio Montano
Marco Aldrovandi – Sindaco di Castel di Casio
Franco Rubini – Sindaco di Grizzana Morandi
Sergio Polmonari – Sindaco di Lizzano in Belvedere
Marco Masinara – Sindaco di Camugnano