LIZZANO IN BELVEDERE – Problemi viabilità Alto Reno: convocato incontro con i Sindaci del territorio

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Il Sindaco Sergio Polmonari in qualità di consigliere delegato per l’Unione dell’Appennino bolognese alla viabilità, in accordo con tutti gli altri comuni e il presidente medesimo, ha provveduto a convocare un primo incontro con il Comune toscano di Sambuca Pistoiese, il Presidente dell’Unione dell’Appennino pistoiese, il Presidente della provincia di Pistoia, dell’ANAS di Firenze oltre al Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese Maurizio Fabbri ed i Comuni dell’Alta Valle del Reno, per il giorno giovedì 16 giugno alle 10.00 presso la sala consiliare del Comune di Porretta Terme, messa a disposizione dal Sindaco Giuseppe Nanni, per confrontarsi relativamente alle problematiche stradali che gravano sulla viabilità della strada statale 64 Porrettana (SS 64)  a causa anche dell’interruzione prevista per il ripristino della galleria di Signorino, al fine di concordare possibili azioni che riducano danni e disagi.

 

foto pistoia report

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Un commento

  1. Plaudo all’iniziativa del Sindaco Sergio Polmonari. Sarebbe auspicabile, comunque, oltre all’emergenza viabilità, che i primi cittadini dell’Appennino facessero sentire la propria voce su quelle che sono le pluridecennali emergenze della zona. Qui, non uso mezzi termini, ci troviamo dinnanzi ad una vera situazione di GUERRA, una guerra per la sopravvivenza delle popolazioni che vivono in Appennino. Di fronte a queste condizioni estreme, sarebbe opportuno che in alto loco, Città Metropolitana, Regione e Stato si assumessero quei provvedimenti atti ad uscire da una simile precarietà da TERZO MONDO. Partiamo dal ponte di Sasso Marconi. Cosa impedisce un rapido intervento del Genio Ferrovieri di Castelmaggiore al fine di approntare un duplice ponte Bailey sopra alla struttura fatiscente al fine di consentire un decoroso e rapido collegamento con tre assi stradali ? Adesso ci si è dedicati al solito pallavolo istituzionale, tanto per tirarla in lungo alcuni anni fra ripristino o demolizione sì o no, passaggio delle chiavi da qui a là ed avanti così. Del disagio delle popolazioni neppure un rigo. Ci sarebbe da aspettarsi anche l’opera di una totale imbiancatura del manufatto semicollabente e saremmo a posto. Questa è la ciliegina che dimostra quale sia la torta propinata all’Appennino da parecchi decenni. Cito quelle che, per me, sono le imprescindibili emergenze della montagna e che, da sempre disattese, hanno provocato uno sconvolgimento demografico, un diminuzione di reddito, una incertezza nel domani ed una massiccia fuga dei giovani : ISTRUZIONE, VIABILITA’, INFRASTRUTTURE, COLLEGAMENTI INFORMATICI, TASSAZIONE RIDOTTA PER CHI OPERA NEL TERRITORIO, DIMINUZIONE DEI COSTI DEI CARBURANTI SIA PER TRASPORTO CHE PER USI DOMESTICI CHE IMPRENDITORIALI, FACILITAZIONI A CHI TRASFORMA LEGNAME IN BIOMASSA DA UTILIZZARE PER PRODURRE ENERGIA, RECUPERO DI ANTICHE CENTRALI IDROELETTRICHE PER IL SERVIZIO LOCALE. Queste sono le prime osservazioni che mi sono venute in mente. Starà ai Sindaci della zona aggiungere le ulteriori priorità tipiche di ogni area amministrata. A breve, a Silla, vi saranno il pres. Regionale Bonaccini e l’ass. Donini, sarebbe opportuno, in detta sede, far sentire le proprie ragioni e spingere un mondo politico e burocratico totalmente sordo alle esigenze della montagna a cambiare registro. Sino ad oggi gli amministratori dei comuni montani si sono notati, spesso, per il loro silenzio ed accettazione delle decisioni o, meglio, della mancanza di provvedimenti seri del potere centrale nei confronti della montagna. Il tempo sarà galantuomo, vedremo…

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