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Gli etruschi a Marzabotto, la storia di una civiltà ancora presente

 

Sono trascorsi 150 anni da quello che, oggi, potrebbe essere definito il G20 dell’Archeologia. Un evento che, nel 1871, coinvolse Bologna e in particolare Villa Aria a Marzabotto: le due città che accolsero circa 250 delegati provenienti da tutta l’Europa e che parteciparono al V Congresso internazionale di Archeologia. A capo della delegazione il principe Umberto, figlio di Vittorio Emanuele II e con lui arrivarono nel bolognese ambasciatori, principi, studiosi e giornalisti.

I massimi esperti dell’Archeologia si ritrovarono a Bologna in quanto l’anno precedente, in occasione dei lavori di ampliamento della Certosa, emerse una enorme necropoli Etrusca: furono scoperte ben 417 tombe.

 

Il parco di Villa Aria 

La “cena di gala” del Congresso fu realizzata nel parco di Villa Aria e anche in quella circostanza, nell’ala nord est dell’immenso parco della Villa gli ospiti iniziarono gli scavi e trovarono altre tombe con ancora gli scheletri e i loro ornamenti. Il Congresso, presieduto dal conte Giovanni Gozzadini, fu un evento importantissimo che mise l’Appennino bolognese al centro dell’attenzione degli studiosi europei dell’epoca. Un momento di studio incredibile che a distanza di 150 anni è stato ricordato dalla dottoressa Flavia Ciacci Arone, come proprietaria di Villa Aria e della sua storia, nel corso di un incontro che si è svolto il 7 novembre all’interno della Villa alla quale hanno partecipato circa 80 persone.

 

La dottoressa Ciacci ha raccontato degli aneddoti tra i quali la disposizione dei tavoli e del menù dell’epoca che è stato trovato e che ora si trova custodito all’interno della Villa.

L’appuntamento con la storia è stato preceduto da un altro momento condotto dal professor Fabrizio Manfredi che ha condotto i visitatori in un viaggio tra querce secolari, lecci, platani, imponenti cedri.

L’ appuntamento è stato organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale che sta collaborando con gli eredi dei conti Aria a varie iniziative.

 

 

Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, ha dichiarato: “Siamo felici di questa iniziativa che abbiamo ideato con Flavia Ciacci che ci ha dato la possibilità di visitare il giardino romantico che abbraccia la Villa, una ricchezza storica, ambientale e culturale dell’appennino bolognese che ha una rilevanza nazionale. Stiamo lavorando alla possibilità di creare altre iniziative culturali nel parco per la prossima primavera ed estate”.

 

 

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