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Patrona del Basket: improvvisa notorietà e definizioni territoriali

All’improvviso la notorietà. La notizia uscita poco tempo fa dalla Curia bolognese, che informava la vicinissima conclusione dell’iter che porterà alla nomina ufficiale della Madonna del Ponte a Patrona del Basket (manca un ultimo passo), ha fatto scattare qualcosa in Alto Reno. E non solo. Ne abbiamo avuto conferma nel corso della presentazione del libro di Graziano Castagnoli sul basket porrettano allorchè il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni, e l’assessore allo Sport, Nicolò Savigni, hanno annunciato la nascita di una Consulta sulla Patrona di cui dovrebbero farne parte una trentina di persone. Tra queste ci dovrebbero essere rappresentanti del Coni e della Fip. All’improvviso la notizia si è allargata ed è uscito un articolo sul New York Times, come ha riportato Repubblica, che rilevava il fatto che questo santuario fosse l’unico al mondo dedicato alla pallacanestro. Ne è seguito anche un bozzetto sul giornale USA e pure un post su facebook del Presidente della Regione Bonaccini.

 

E’ brutto citarsi ma non posso non ricordare che il 18 luglio 2019 su Reno News apparve notizia corredata da foto della visita di alcuni membri della band di Memphis – Bo Kyers –  che suona  e canta in occasione degli incontri dei Grizzlies, presenti a Porretta come partecipanti al Soul Festival, accompagnati ovviamente dal Uliano Graziani, patron del Festival, e dall’avvocato Charles Bernadini e in quell’occasione uscì per la prima volta la frase “Questo Santuario dedicato al basket è unico al mondo !”. Ma nessuno lo mise in evidenza, passò tutto sotto silenzio.

L’avv. Charles Bernardini, in veste di guida porrettana, spiega le caratteristiche del Santuario al gruppo statunitense

Il gruppo dei Bo Kyers e al centro Graziano Uliani, patron del Soul Festival 

 

Il tempo è passato e solo ora, come detto qualcosa si muove. E di recente c’è stata una “deflagrazione mediatica.”

Pochi giorni fa è uscita su “Vergato News” una mozione di Stefano Predieri Dall’Omo, Capo Gruppo di “ConSenso Civico” e Consigliere di Minoranza del Comune di Castel di Casio,  che rivendicava il fatto che il Santuario rientra nel territorio di Castel di Casio e non di Porretta e quindi non di Alto Reno Terme come si è spesso detto e scritto anche su dèpliants ufficiali, qualcuno in buona fede e qualcuno “distratto”. Questa la mozione nel testo integrale:

Stefano Predieri Dall’Omo

 

Al Sindaco di Castel di Casio  Sig. Marco Aldrovandi

Agli assessori componenti la Giunta Comunale

ai Consiglieri Comunali

Castel di Casio li 11 DIC 2021

 

Mozione n° 10/2021 

 Oggetto:  Santuario della Madonna delle Grazie detta “ del Ponte”, Consacrazione a  Patrona del Basket Italiano – Rivendicazione di appartenenza al Comune di Castel di Casio.

 Premesso:   che il Santuario della “Madonna del Ponte”  e’ collocato sul territorio comunale di Castel di Casio in Localita’  “Casola via Ponte della Madonna”

Premesso:   che il Sottoscritto ne ha gia’ sottolineato l’importanza del ritorno turistico in occasione  della presentazione del progetto “ Il parco dei tre Laghi dell’Emilia Romagna” avvenuta  nella seduta del  Consiglio Comunale dello scorso  06/07/2021

Considerato: che nel Giugno 2015, a seguito della ripresa con forte determinazione del percorso di Consacrazione, la C.E.I. ha approvato la Costituzione di Santa Patrona del Basket Italiano alla “Madonna del Ponte”

Considerato: che il Comune di Alto Reno Terme continua ad intraprendere le azioni, nominando un’apposita Consulta, atte ad associare la “Madonna del Ponte” nella veste di Patrona del Basket Italiano  al nome di Alto Reno Terme , con tutti i possibili risvolti positivi che questa associazione potrebbe portare in termini di visibilita’ turistico/sportiva anche nell’ottica del riconoscimento della Patrona del Basket a livello Internazionale

Considerato:c he non è accettabile l’assenza dell’Amministrazione di Castel di Casio in tutti i vari incontri che si sono susseguiti dal 2015 in poi, in merito alla promozione della “Madonna del Ponte” a Patrona del Basket Italiano rinunciando, di fatto, a tutti i possibili vantaggi che ne conseguirebbero;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

 

  1. A prendere contatti con il Comune di Alto Reno affinchè presenzi ai futuri incontri con le parti coinvolte, per l’ufficializzazione della Proclamazione della “Madonna del Ponte” a Patrona del Basket Italiano rivendicandone altresì l’appartenenza territoriale al Comune di Castel di Casio;
  2. A posizionare il Segnale verticale di Località indicandone l’inizio del territorio Comunale di Castel di Casio nei pressi del ponte in modo da evidenziarne l’appartenenza del Santuario;
  3. Di costituire una Consulta Sovracomunale, in accordo con quella nominata in Alto Reno Terme, per partecipare al proseguimento dei lavori relativi all’ufficializzazione della Proclamazione
  4. A rendere partecipe l’Unione dei Comuni del contenuto della presente Mozione in quanto Castel di Casio, comune del Santuario, ne è Membro.

Distinti Saluti

Stefano Predieri Dall’Omo

Stefano Predieri Dall’Omo (a ds) e Luigi Erroi suo prezioso collaboratore

 

Una mozione che fa “rivendicazioni territoriali” e apre un nuovo rapporto Castel di Casio e Alto Reno Terme. Per avere risposte precise ho voluto conoscere il pensiero del diretto interessato:

– Qualcuno la giudica poco rispettoso nei confronti della Madonna del Ponte per aver usato toni poco sereni nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 29 diembre u.s.

Intanto la ringrazio per avermi interpellato. Tengo a precisare che durante la seduta del Consiglio i toni erano sì un po’ accesi, ma quando si  dibatteva sul  DUP  e sulla mia interrogazione al Sindaco Aldrovandi riguardo la sicurezza dei pedoni nel ponte che collega Alto Reno Terme a Castel di Casio in località “Passo del Soldato” e non certamente rispetto alla trattazione dell’ordine del giorno in questione.

In merito alla sua domanda mi preme precisare che il fine della Mozione presentata dal gruppo che presiedo era quello di evidenziare la gravità del fatto che le Amministrazioni di Castel di Casio che si sono succedute dal 2015 in poi non abbiano mai partecipato ai vari incontri che si sono tenuti riguardo l’iter della proclamazione a Patrona del Basket Italiano.

Il Santuario è situato nel territorio di Castel di Casio e quello che non posso accettare come consigliere è il fatto che nessun nostro Amministratore ha mai alzato una mano per rendere partecipe il nostro Comune all’ Iter .

 

Quindi mi pare di capire che la sua fosse solo un’azione politica nei confronti dell’attuale amministrazione?

– Io rappresento una parte della Minoranza di Castel di Casio e come consigliere ho il compito di evidenziare tutto quello che l’amministrazione in carica non vede o non ritiene importante per la cittadinanza e/o territorio.

Colgo anche l’occasione per informare che il nostro Sindaco e la sua maggioranza, in violazione dello Statuto Comunale attualmente in vigore, hanno deciso di non nominare nè le Consulte di Settore nè  le consulte territoriali quasi azzerando di fatto il rapporto e l’informazione ai cittadini, motivo in più questo, per cui la Minoranza è costretta ad impegnarsi maggiormente in Consiglio Comunale.

Ed in effetti che Il nostro Sindaco fosse stato invitato a far parte della Consulta creata ad hoc per la Madonna del Ponte lo abbiamo appreso solo durante il dibattito della mia mozione.

Erroi e Predieri davanti alla Torre di Castel di Casio

 

Consigliere Predieri, pero’ le hanno fatto anche notare che nei suoi interventi traspariva una vena di Campanilismo.

Al contrario, se leggete bene la mozione, come gruppo di lavoro abbiamo guardato molto piu’ in grande perche’ abbiamo chiesto che la mia Mozione fosse presentata anche a livello di Unione dei Comuni (chiunque  puo’ verificare il tutto ascoltando la video registrazione presente nel sito istituzionale di Castel di Casio)

Pensate all’effetto che potrebbe avere l’associazione della Patrona del Basket Italiano e speriamo di quello Internazionale, al Lago di Suviana, che fa gia’ parte del progetto dei tre laghi dell’ Emilia Romagna, Rocchetta Mattei e tutto il nostro comprensorio in generale

Quindi non ne rivendichiamo i meriti, che sappiamo benissimo essere del Basket Porrettano, ma ci sembrava corretto che la cittadinanza venisse a conoscenza dell’appartenenza territoriale del Santuario al Comune di Castel di Casio.

E tutto questo l’ho fatto  in piena Laicità come qualsiasi consigliere dovrebbe fare, pertanto mi ha un po’ sorpreso il Sindaco Giuseppe Nanni quando dice che “non è il caso di fare polemiche” o ancor meglio quando dice “ora che il lavoro è stato svolto” perchè così dicendo conviene dalla parte del ruolo che devo esercitare.

Ho grande stima per il sindaco di Alto Reno Terme ma abbiamo ruoli diversi, avremo occasione di incontrarci.

 

Consigliere, lei forse avra’ letto un mio articolo all’indomani dell’elezione del Consiglio Metropolitano dove criticavo la debolezza, e in alcuni casi la vera e propria mancanza delle opposizioni. Analizzando l’ operato del suo gruppo nell’ultimo anno devo ricredermi almeno per quanto riguarda Castel di Casio

La ringrazio  per la possibilità che mi ha fornito, le confermo che il nostro gruppo continuerà a lavorare con impegno e serietà nel rispetto del mandato che i cittadini ci hanno affidato. Per concludere auguro alla consulta appena Costituita un buon lavoro.

Predieri ed Erroi sul ponte che segna il confine tra i comuni di Castel di Casio e Alto Reno Terme

 

Come nativo di Casola ho seguito le vicende dei confini da diversi anni. Innanzi tutto bisogna distinguere la giurisdizione delle parrocchie da quella dei Comuni. Il Santuario è stato sotto la parrocchia di Casola fino a quando la crisi delle vocazioni non ha messo in crisi la possibilità di seguire i relativi parrocchiani. Al curato di Casola toccarono ben cinque parrocchie di montagna, un compito improbo, e quindi le autorità ecclesiastiche affidarono al prete di Porretta la cura del Santuario della Madonna del Ponte. Il confine tra i Comuni di Castel di Casio – Granaglione –  Porretta è sempre stato ben chiaro: il fiume e quindi il ponte dividono Porretta, ora Alto Reno Terme, da Castel di Casio che vede il suo limite a destra del santuario dove c’è un enorme sasso che segnava il confine con Granaglione che ora fa parte di Alto Reno Terme. Nessun sindaco ha pensato di mettere cartelli indicatori, ma sulle cartine ufficiali è tutto ben chiaro.

 

 

 

 

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