Alluvione a Castello e Trebbo di Reno: il bilancio

Gli interventi di soccorso e ripristino, il bilancio dei danni. 15 abitazioni inagibili e 19 aziende pesantemente danneggiate

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I fatti

Sabato 19 ottobre intorno alle 22.30 il Navile ha iniziato ad esondare nel borgo storico di Castel Maggiore, la località Castello, dove l’acqua ha continuato a crescere fino quasi alle 5 di mattina. L’acqua ha raggiunto livelli molto superiori a quelli di maggio 2023, tanto che in via Albertina le unità specializzate dei Vigili del Fuoco arrivati da Ferrara supportate dai Carabinieri e dall’Esercito presente con il Genio Ferrovieri, hanno potuto trarre al sicuro poche persone a causa della forza delle acque che rendeva rischiosa un’evacuazione tramite gommoni, anche per la presenza di bambini. Solo alle 6 della domenica mattina, quando l’acqua ha iniziato ad abbassarsi, è stato possibile evacuare i residenti ancora presenti, che si erano messi in salvo salendo ai piani superiori delle palazzine.

A Trebbo di Reno il canale di scarico nel Reno delle acque reflue Ghisiliera è esondato, in quanto il passaggio della piena del Reno ha impedito lo scarico delle acque: abbiamo registrato alcuni allagamenti in cantine e garage di Trebbo di Reno dovuti alla risalita delle acque pluviali dagli scarichi. Da domenica sono intervenuti sul posto con pompe idrovore i militari del Genio ferrovieri e la colonna “Lazio” della protezione Civile, giunta in paese già all’alba.

Nella notte il sindaco Vignoli ha firmato l’Ordinanza di evacuazione per i residenti colpiti dal maltempo, compresa via Ferrarese dove il Savena Abbandonato ha creato problemi.

Gli interventi di ripristino

Già domenica 22 persone evacuate sono state accolte negli alberghi, mentre il centro pasti comunale è stato aperto per predisporre pasti caldi. Altre persone evacuate hanno preferito sistemarsi presso parenti e amici.

Da domenica mattina una colonna della Protezione Civile giunta dal Lazio ha iniziato a lavorare con pompe idrovore per svuotare l’acqua da cantine, garage, interni, cortili e strade di Castello, aggiungendosi alle pompe idrovore della Croce Italia e della Protezione civile delle diverse strutture dell’Unione Reno Galliera. In serata è arrivata anche una colonna della Protezione Civile della Valle D’Aosta ben attrezzata dai Vigili del Fuoco.

Da domenica oltre trecento di volontari, in gran parte ragazzi e ragazze, hanno dato un apporto determinante per la pulizia dal fango delle strade e dei locali dopo l’intervento delle idrovore, per gestire il punto ristoro sempre presente nel corso delle giornate di intervento, per l’ascolto delle esigenze dei residenti, per il supporto alla pulizia degli abiti rovinati, per la raccolta di attrezzi per la pulizia e la rimozione del fango. Si sono resi necessari innumerevoli interventi specifici per le mille esigenze emerse, non ultimo il problema della rimozione di ingenti quantità di masserizie estratte da case e cantine allagate e completamente rovinate.

Gli sforzi si sono concentrati nello svuotamento dall’acqua dei locali sommersi in via Albertina e in Piazza Martiri della Liberazione, nella pulizia degli ambienti coperti di fango in quasi tutto la località di Castello, nella pulizia delle strade, nella pulizia da detriti e legname del Canale Navile e delle sue sponde. E’ stato necessario procedere alla sostituzione di tutti i contatori dell’elettricità in via Albertina e Piazza Martiri dove la corrente è ritornata solo martedì.

Giovedì sera il sindaco Vignoli ha dichiarato sostanzialmente terminate le operazioni di svuotamento dei locali allagati, ripristino e pulizia delle strade.

Il bilancio dei danni

Le abitazioni dichiarate inagibili sono 15, 4 quelle danneggiate, con 46 persone coinvolte; 7 stabili hanno subito l’allagamento di cantine e garage, 14 residenti sono ospitati tuttora in albergo in quanto è stata dichiarata l’inagibilità della propria abitazione e privi di alternative.

Le attività economiche che hanno subito danni, anche pesanti, sono 19. I danni sono ingenti: ristoranti, negozi e laboratori artigiani allagati, anche la fabbrica Clauger Technofrigo è stata allagata nella parte degli uffici.

Mercoledì 23 ottobre la giunta comunale ha stanziato in via d’urgenza 27.000 euro per le prime spese di soccorso della popolazione e ripristino dei luoghi.

In collaborazione con i servizi dell’Unione Reno Galliera, è stato anche attivato uno sportello per l’assistenza sociale e psicologica.

Complessivamente, nell’intervento su Castel Maggiore sono intervenuti:

– colonna di Protezione Civile della Regione Lazio (composta da mezzi e persone appartenenti a vari gruppi del Lazio)

– colonna di Protezione Civile Valle D’Aosta (composta da Vigili del Fuoco)

– Gruppi della Protezione Civile di Castel Maggiore e della Reno Galliera e ANA di Cento

– Pubblica Assistenza Croce Italia

– Gruppo Protezione Civile Alto Ferrarese

– Polizia Locale Reno Galliera

– Vigili del Fuoco di Ferrara

– Carabinieri

– Reggimento Genio Ferrovieri

Diverse le associazioni del territorio intervenute, a partire da Caritas, AVIS, Agesci, SPI CGIL.

La generosità di Castel Maggiore si è manifestata con la grande affluenza di volontari, oltre 300, e con oltre 11.800 euro di donazioni sul conto corrente del comune.

L’amministrazione è stata presente con il Sindaco Vignoli, la giunta e il personale del comune nei luoghi colpiti dal primo minuto, coordinando i soccorsi e gli interventi di ripristino e interagendo con CCS (Centro Coordinamento dei Soccorsi) Prefettura, Protezione Civile e ARPAE.

Il Sindaco Vignoli ha tenuto a “ringraziare di cuore ancora una volta tutte le persone accorse per dare una mano, perché se lo scenario è così cambiato in pochi giorni fa è anche grazie a loro. Un grande grazie va però anche a chi, da parte dell’amministrazione, ha chiamato e coordinato queste forze, perché senza questo lavoro silenzioso avremmo disperso un simile potenziale. Grazie anche alla Giunta per l’assidua presenza e ai consiglieri di maggioranza e opposizione per l’aiuto materiale, perché sono stati una chiave fondamentale. Grazie alle altre istituzioni intervenute: i dipendenti del Comune, i VVF del Comando di Ferrara, le colonne mobili di Protezione Civile della Val d’Aosta e del Lazio, i nostri gruppi di Protezione Civile, la Polizia Locale, i Carabinieri e l’Esercito”.

 

foto d’archivio

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