CASALECCHIO DI RENO (BO): Alla Casa della Solidarietà inaugura il Punto d’ascolto antidiscriminazioni

Il taglio del nastro martedì 20 maggio con il presidente della Regione de Pascale, durante il ventennale del Centro per le vittime di reato e calamità

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Una giornata dedicata all’ascolto, al supporto e all’inclusione: martedì 20 maggio, nell’ambito delle celebrazioni dei 20 anni del Centro per le vittime di reato e calamità, sarà inaugurato il nuovo Punto d’ascolto antidiscriminazioni alla Casa della Solidarietà, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale.

Uno spazio rivolto a persone che subiscono discriminazioni per origine etnica o sociale, lingua, provenienza geografica, caratteristiche somatiche, identità di genere, orientamento sessuale, età, religione o disabilità, e che offrirà consulenza e orientamento promuovendo percorsi di conoscenza e prevenzione di questi fenomeni. Il punto di ascolto è una delle azioni previste dal progetto europeo CITIES – Cities Initiative Towards Inclusive and Equitable Societies, co-finanziato dall’Unione Europea, a cui il Comune di Casalecchio di Reno ha aderito assieme ai Comuni di Reggio Emilia (capofila), Modena, Ravenna, Olbia, all’Università di Modena e Reggio Emilia, alla Fondazione Mondinsieme e a ICEI.

Il taglio del nastro del nuovo punto d’ascolto avverrà alle ore 16.15 alla Casa della Solidarietà (via del Fanciullo, 6), nel corso dell’evento Ogni cosa è illuminata, nel quale verranno celebrati anche i vent’anni del Centro per le vittime di reato e calamità, sviluppatosi dai progetti di solidarietà e sostegno delle vittime maturati in seguito alla Strage del Salvemini del 6 dicembre 1990.
Interverranno, oltre al presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco Matteo Ruggeri, gli assessori Mario Vanelli Concetta Bevacqua, e il coordinatore del Centro per le vittime Gianni Devani.

L’evento sarà l’occasione per ribadire l’impegno delle Istituzioni e dell’Amministrazione locale nella lotta contro ogni tipo di discriminazione, principio ribadito da due ricorrenze a cui il Comune di Casalecchio di Reno rinnova la sua adesione e che si collocano a pochi giorni di distanza dal 20 maggio: il 17 maggio è infatti la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia e il 21 maggio la Giornata mondiale della diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo.

Approfondimenti

Il progetto europeo CITIES – Cities Initiative Towards Inclusive and Equitable Societies, co-finanziato dall’Unione Europea,  vede l’adesione del Comune di Casalecchio di Reno, nonché dei Comuni di Reggio Emilia (capofila), Modena, Ravenna, Olbia, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Mondinsieme e di ICEI, e supporta le pubbliche Amministrazioni nelle strategie locali anti discriminazione. Il progetto conta sul supporto di importanti realtà nazionali e internazionali: le Regioni Emilia-Romagna e Sardegna, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), le città di Leuven (Belgio) e Strasburgo (Francia) e il Consiglio d’Europa – programma “Intercultural Cities”.

Il Centro per le Vittime, nato nel 2005, è il risultato di un percorso maturato in seguito alla Strage del Salvemini del 6 dicembre 1990, mettendo a frutto l’esperienza e la progettualità sviluppate in quegli anni. Dal confronto con esperti, docenti, intellettuali e tante altre vittime di troppe altre stragi è emersa la necessità di mettere al centro la figura della vittima, di garantire percorsi di sostegno e di solidarietà a chiunque si trovi a subire situazioni di dolore, di disagio, di difficoltà. Da tempo, peraltro, la Comunità Europea invitava gli stati membri a creare servizi analoghi, in particolar modo per le vittime di reato. Se oggi possiamo parlare di una scommessa vinta, se l’esempio partito da Casalecchio viene riconosciuto a livello nazionale, lo dobbiamo soprattutto all’incontro virtuoso tra la creatività del volontariato locale e la disponibilità collaborativa delle diverse Istituzioni del territorio.
Nel 2024 sono stati accolti 592 nuovi casi, con un forte incremento delle vittime di reato. Le nuove progettazioni attivate o rilanciate dal 2025 riguardano, tra l’altro, gli interventi a sostegno delle vittime di ogni reato, contro ogni discriminazione, per la gestione dei casi di sovraindebitamento, per il contrasto alle conseguenze della povertà, contro ogni rischio di emarginazione dei minori.