La Fortitudo questa mattina ha battuto Ferrara (91 – 79)e ha matematicamente conquistato la promozione in A1. Dopo 10 lunghi anni l’Aquila ritorna nel massimo campionato. Fin dal precampionato i biancoblù erano dati da tutti per i sicuri protagonisti del campionato. La squadra presentata in questa stagione è apparsa subito molto forte in tutti i reparti – “illegale” secondo qualche addetto ai lavori – ed ha rispettato le previsioni. Ma non tutto era facile, all’inizio non mancavano dubbi. Saprà reggere questo compito un allenatore giovane e nuovo ? I “grandi vecchi” sapranno e vorranno dividersi oneri ed onori, ovvero tiri e responsabilità ? Quanto incideranno gli infortuni ? Le risposte sono arrivate e tutte positive. Antimo Martino ha fatto buon padre, da coordinatore, non si è imposto a nessuno e ha tenuto le redini dando consigli sempre accettati. Cinciarini e Rosselli si sono alternati a fare da guida in campo, Mancinelli ha saltato un po’ di partite per un infortunio ma la sua assenza si è sentita relativamente ed è tornato autorevolmente nel finale quando c’era più bisogno di lui, Leunen si è messo in cattedra da bravo “professore” mettendosi a disposizione di chi aveva bisogno nei modi e nei tempi giusti, Hasbrouck doveva essere il braccio armato della squadra e tale è stato realizzando spesso il bottino determinante, Fini ha giocato da pivot esperto, Fantinelli si è confermato il play tanto atteso e giusto per questa squadra, Benevelli è stato a lungo la gradita sorpresa. Anche gli altri, forse a volte un po’ discontinui, hanno dato l’apporto necessario per arrivare a questo risultato.
A dirigenti, tecnici e giocatori: Bentornati in A !
