BASKET: Alla Virtus il primo derby della nuova stagione

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Fantinelli e Markovic

E’ andato in archivio il primo derby della stagione 2020/21 con la vittoria della Virtus Segafredo (73 – 87).

Alla vigilia da Djordjevic era stato definito “tiepido ma importante”, diciamo che è stato “regolare” perché è andato secondo le previsioni fatte sulla carta. Erano di fronte due squadre con obiettivi molto diversi (finali in tutte le competizioni a cui partecipa per la Virtus, dignitosa presenza in campionato e Champions per la Fortitudo) e quindi con organici di valori totali non simili. E si è visto. Dopo i primi 15’ dominati dai biancoblù sugli ospiti veramente inguardabili, troppo brutti per essere veri (15 palle perse in 14’, due tiri che non hanno neanche toccato il ferro), la partita si è fatta più equilibrata fino al netto sorpasso dei bianconeri. La truppa di Djordjevic ha smesso di pensare con ossessione al “passaggio”, ed ha iniziato a giocare meglio in attacco e a chiudere le maglie in difesa. Gamble e compagni non potevano aver dimenticato quanto avevano fatto lo scorso anno…..Mentre dall’altra parte si cominciavano a  sentire fatica, falli e differenze tecniche e fisiche. Il buon terzo tempo della Virtus ha fatto vedere chi era il più forte e l’inizio del quarto l’ha ribadito. Negli ultimi 4’ si è giocato ma la gara era  già conclusa.

Siamo ai primi di settembre e si è visto, specie dalla parte dei bianconeri ancora indietro. Tra i vincitori l’unico già in forma è apparso Pajola, migliore in campo. Grande impegno agonistico e presente in tutte le parti del campo. Gli altri stanno scontando i carichi dei giorni appena passati in palestra. Ancora lontano l’ultimo arrivato Adams. E’ assurdo fare critiche, diciamo che va aspettato con tranquillità. La stagione non è lunga, è lunghissima e piena di impegni, ci sarà spazio e  tempo per tutti.

Banks al tiro

 

Tra i padroni di casa buon match di Fantinelli  (35’ in campo !) e solito grande primo tempo di Aradori poi calato contro la maggior difesa degli avversari. I tanto attesi Banks e Happ hanno dato quello che hanno potuto. Il pivot ha confermato le sue grandi qualità tecniche ma era un po’ solo sotto i tabelloni (31-55 totale dei rimbalzi !) ed ha chiuso a pochi minuti dalla sirena con 4 falli dopo 27’- 10 p. e 3 rimb.. La guardia ex Brindisi ha seguito Aradori, belle realizzazioni nei primi 20’ , poi il calo. Diciamo che questo bilancio è un po’ la fotografia dell’attuale Fortitudo. Buon quintetto di titolari ma poi il gap si fa molto evidente. I giovani e gli stranieri debuttanti in questo campionato non sono ancora in grado dare un contributo sensibile contro squadre forti in ogni reparto ed esperte come la Virtus.

 

Foto dal sito Fortitudo

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