CALCIO: Il Bologna a Venezia si gioca l’obiettivo decimo posto

Con l’arrivo della primavera i rossoblù sono in serie positiva da sei turni e a tre giornate dalla fine del campionato possono ancora ambire alla decima posizione. Intanto Mihajlovic riabbraccia la squadra e la Lega di Serie A lo premia come il miglior allenatore nel mese di aprile.

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Calcio. Il Bologna a Venezia si gioca l’obiettivo decimo posto

 

Dopo un avvio di anno difficoltoso, sei punti nei primi dieci incontri del 2022, il Bologna si ritrova a giocare un finale di campionato sopra ogni aspettativa. Infatti, tutto pareva essere avviato verso una conclusione di stagione al di sotto della tendenza tenuta negli ultimi campionati da quando il club Felsineo è tornato in serie A (11° posto con 41 punti l’anno scorso; 12° posto con 47 punti nel 2019/20; 10º con 44 punti nel 2018-2019; 14º nel 2015-2016 e 15° nel 2017/18 e 2016/17), che avrebbe senz’altro portato ad una forte delusione dei numerosi supporters rossoblù, ed invece i risultati di questo ultimo periodo confortano tutto l’ambiente.

L’allenatore serbo è tornato in sella dopo aver giocato la partita di ritorno con il male che lo perseguita. Nella giornata di lunedì il tecnico serbo è stato dimesso dal Policlinico Sant’Orsola Malpighi e ieri ha riabbracciato il lavoro e i “suoi ragazzi” al Centro Tecnico Niccolò Galli. L’allenatore rossoblù mancava da sei turni, ovvero dalla sconfitta interna a favore della Dea, nei quali la squadra si è superata per dedicargli qualche gioia: quattro pareggi e due vittorie rispettivamente con Milan, Juventus, Udinese e Roma, Sampdoria e Inter; in tutto 10 punti che rilanciano il campionato dei rossoblù oggettivamente arenatosi con l’inizio del 2022, a causa di infortuni ed epidemia. I punti complessivi nel girone di ritorno sono 16 in altrettante gare, a differenza del girone di andata dove i rossoblù mettono a segno 24 punti in 16 gare. In altre parole, un bel vedere nel mese di aprile (e oltre) in cui il tecnico si è presa la menzione quale miglior allenatore.

I rossoblù non solo sono riemersi dallo stantio di avvio anno, ma a tre giornate dal termine del campionato possono ancora ambire a conquistare la decima posizione, ovvero l’obiettivo primario della stagione: allocarsi nella parte sinistra della classifica per poi giocarsi un eventuale raggiungimento di un piazzamento Uefa. Le velleità – ribadiamo – sono state soffocate da una serie di infortuni e dalla positività al covid-19 di una quantità industriale di giocatori. Oggettivamente, la crisi era inevitabile e per di più si è incubata proprio nel momento in cui la squadra doveva riprendere ad allenarsi dopo la sosta natalizia. In genere le ferie riabilitano il lavoratore e lo stesso vale per un atleta, che ha (per legge) il sacrosanto diritto al riposo. Facile affermare (a posteriori) che i giocatori di calcio della massina serie sono lautamente retribuiti e in quanto tali devono sacrificare la vita privata per evitare rischiose esposizioni all’epidemia. Tutto questo è anacronistico.

Più in generale, il campionato è ancora tutto da giocare, davanti, al centro e in zona retrocessione, e per quanto riguarda il Bologna la disputa fra il nono e il tredicesimo posto è ancora tutta aperta. Fino a prova contraria. Il Verona di Setti è al nono posto con 52 punti e deve vedersela in casa con Milan e Torino per poi chiudere la stagione in casa della Lazio. A cinque lunghezze abbiamo il Torino a quota 47: i granata dovranno certamente superare lo scontro diretto in casa dei veneti, ma anche quelli interni con Napoli e Roma. All’undicesimo posto troviamo il Sassuolo di Dionisi con 46 punti: partito con velleità decisamente europee, la formazione emiliana dovrà ancora lottare e non poco (affronta in ordine Udinese e Milan in casa oltre al Bologna fuori casa) per lasciarsi alle spalle sia Udinese che Bologna, che seguono a 3 lunghezze: non sono poche, ma neanche molte.

Anche se il calcio ci riserva spesso sorprese, la risalita della Salernitana lo conferma, il corso dell’Empoli pare essere ormai consolidato nella quattordicesima posizione (37 punti), anche alla luce dei prossimi incontri ardui, in casa di Inter ed Atalanta e nella tana della lanciatissima e stimolata Salernitana. A proposito dei campani, la vittoria nel recupero contro il Venezia gli permette di superare il Cagliari e abbandonare la zona retrocessione.

Domenica si gioca in trasferta allo stadio “Pier Luigi Penzo” di Venezia e come sappiamo la matricola arancio-nero-verde è ormai ai titoli di coda del campionato, anche se la retrocessione nella serie cadetta non è aritmetica, ma il recupero contro la Salernitana (2-1, reti di Bonazzoli e Verdi per i locali granata) ha in pratica sancito il ritorno nella serie cadetta.

I lagunari difficilmente potranno portare a casa tre vittorie nelle altrettante partite rimaste da giocare da qui alla fine del campionato (con Bologna, Roma e Cagliari) e sperare nei risultati avversi delle dirette concorrenti (Genoa, Salernitana, Cagliari, Sampdoria e Spezia) e nella classifica avulsa in caso di parità (in svantaggio con Samp e Genoa).

Il club veneto mantiene l’ultima posizione in classifica con appena 22 punti in 35 gare (5 vittorie, 7 pareggi e 23 sconfitte, 29 reti realizzate e 65 subite), vale a dire penultima difesa del campionato davanti a Salernitana, che ne ha subito ben 72.

Con l’allenatore della promozione Paolo Zanetti, i lagunari hanno provato in tutti i modi a dare un senso alla stagione, ma evidentemente la rosa non è competitiva per giocare in serie A e alla lunga l’ex centrocampista di Valdagno ha pagato le otto sconfitte consecutive, peraltro caratterizzate da un atteggiamento remissivo; infatti, l’ultimo acuto della squadra risale al 12 febbraio quando vinse inaspettatamente sul campo del Torino. Ora sulla panchina dei lagunari siede Andrea Soncin e nulla ha potuto nelle prime uscite con Juventus e Salernitana.

La media realizzata dei lagunari fotografa il momento pessimo, 0.83 in virtù delle 29 reti realizzate (solo il Genoa ha fatto peggio con 0.71), inoltre sono ultimi per tiri verso la porta avversaria (316 complessivi di cui 104 in porta). I bomber: Thomas Henry con 8 reti e 3 assist in 32 partite; Mattia Aramu (6 gol, 4 assist in 30 incontri), David Okereke (6 reti, 1 assist in 30 presenze) e Rey Manaj con 5 realizzazioni in 27 presenze.

 

La volata finale dei rossoblù:
15/05/2022 ore 12:30 Bologna-Sassuolo;
22/05/2022 ore 15:00 Genoa-Bologna.

Foto Tutto Bologna Web

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