Tra pentole e fornelli – Confettura di rusticani

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Foto rusticani

Rusticano o mirabolano frutto di un albero, il nome latino è Prunus Cerasifera, che da noi viene utilizzato principalmente a scopo ornamentale, mentre in Francia viene coltivato per i suoi frutti..
Frutti che a Bologna e nell’Appennino Bolognese vengono chiamati “rusticani”. Drpe che assomigliano alle susine con un diametro di 2-3 centimetri e una colorazione rossa o gialla e un gusto tendenzialmente acidulo.
Con i rusticani si può preparare una confettura da utilizzare per farcire crostate, biscotti e raviole.

Confettura di rusticani
Ingredienti: rusticani – zucchero – facoltativo: un rametto di rosmarino – in alternativa vaniglia o cannella –
Procedimento: per preparare la confettura serve la stessa quantità di zucchero e rusticani. Si otterrà una confettura dal gusto acidulo.
Lavare bene i rusticani e farli sbollentare in acqua per alcuni minuti (deve creparsi la buccia).
Toglierli dall’acqua e farli sgocciolare in uno scolapasta a fori larghi.
Schiacchiarli con una paletta forata e poi con un cucchiaio di legno fino a quando nello scolapasta restano solo la buccia e i noccioli.
Pesare la polpa. Mettere in una pentola la polpa, aggiungere la stessa quantità di zucchero semolato e un rametto di rosmarino (messo in una garza). In alternativa un baccello di cannella o vaniglia.
Far bollire e schiumare fino a quando la marmellata non raggiungerà la giusta consistenza.
Fare la prova del piattino mettendo qualche goccia di confettura su un piatto piano. Lasciare raffreddare qualche secondo e inclinare il piatto. Se la goccia scorre pianissimo o non si muove affatto la confettura è pronta.
Mettere la confettura di rusticani nei vasi sterilizzati.
Questo procedimento di sterilizzazione sostituisce efficacemente il passaggio in acqua bollente e presenta anche il vantaggio del tempo di lavorazione ridotto. Per una buona riuscita del “capovolgimento a caldo” i i contenitori di vetro devono essere puliti e asciutti.
La confettura deve essere messa nel vaso caldissima, direttamente dal fuoco e i coperchi del tipo”twist off” devono essere in perfette condizioni e soprattutto nuovi. Per eliminare il più possibile la presenza di bolle d’aria, si deve schiacciare il contenuto dentro il barattolo con il cucchiaio. Riempirlo a un cm dal bordo. Capovolgere i contenitori appoggiandoli sopra un ripiano in legno (buon isolante e mantiene per lungo tempo il calore). In alternativa si possono mettere i barattoli e i coperchi all’interno del forno caldo.

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2 Commenti

  1. E già, le dosi ! Un’altra confettura favolosa era quella dei frutti di rosa canina . Piuttosto laboriosa da farsi, in tutti i sensi, dalla raccolta dei frutti dopo le gelate , prima di esser cotti dal gelo sono inutilizzabili, a tutta la lavorazione per far sì che la “peluria” che hanno all’interno, abbastanza pungente, finisse nella marmellata . La vidi fare dalla nonna un paio di volte a Pianaccio , poi, la feci una sola volta anch’io, anni ed anni or sono e, quindi non sono in grado di dare le dosi . Una curiosità : in Dalmazia detti frutti vengono utilizzati per fare infusi chiamati “Té dalmata ” . A Pianaccio i frutti della rosa canina li chiamiamo “Patterlenghe” , scientificamente si definiscono Cinorrodi .

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