BRETELLA RENO-SETTA – Zaccanti:” Si deve fare. Bisogna guardare al futuro”

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La notizia apparsa su Il Resto del Carlino di oggi (giovedì 18 aprile) col titolo “Bretella Reno – Setta,  stop al progetto”,a firma di Gabriele Mignardi, ha sorpreso e amareggiato molti residenti del Medio e Alto Reno. Si sapeva che non c’erano pareri unanimi su questo tema, però una risposta così netta e decisa da parte di Regione e Città Metropolitana è dura da accettare per residenti e imprenditori piccoli e  grandi.

Ricordiamo che qualche anno fa Giovanni Zaccanti, imprenditore gaggese che ha legato il suo nome a Saeco e Caffitaly ed ora è A.D. di Parmacotto, raccolse a favore della “bretella” oltre 14.000 firme che consegnò a Merola alla Rocchetta Mattei in occasione di un convegno e proprio a lui abbiamo voluto chiedere un commento:

Non bisogna mai pensare di avere la verità in tasca, ma bisogna però essere obbiettivi e cercare una soluzione che sia una garanzia per il futuro, il fatto di avere una variante o tangenziale per Marzabotto e per Vergato credo che sia una esigenza  scontata , lo dimostra la variante di Riola e di Porretta terme , credo che siano opere che andavano progettate  da tempo ma non sono la soluzione al problema del collegamento Autostradale dell’Alto Reno.

Già 15 anni fa veniva sollevato dagli abitanti  dell’Alto Reno, dagli operatori locali, dalle Aziende ,la necessità di avere una connessione Autostradale e le 14.000 firme  a suo tempo raccolte e consegnate  successivamente al Sindaco Merola ne sono una testimonianza, anche se nessuno mai ci ha convocati e  ascoltati, peccato  ce ne accorgiamo  sempre in ritardo , la politica certo non ci aiuta a risolvere i problemi del territorio, negli ultimi  anni il declino Industriale, termale, turistico, ha fatto i suoi danni nelle aree montane   e credo che non sia finita , ed allora facciamo qualcosa per far sì  che la nostra valle possa essere  di nuovo attraente per altri investimenti futuri, Industria, Commercio, Artigianato , Turismo , Agricoltura , hanno bisogno di avere uno sbocco in questa valle chiusa dove già nel dopo guerra era stata proposta L’Autostrada Marconi , un’idea sicuramente visionaria  per il periodo ma intelligente che guardava al futuro.

Abbiamo la fortuna di avere ancora belle realtà Industriali credo valga la pena impegnarsi per dar loro uno stimolo a crescere e a rimanere sul territorio, un territorio che se abbandonato subirà un   degrado inarrestabile , aziende internazionali che tutti i giorni devono consegnare le merci in tutto il mondo , con spese aggiuntive di trasporto e inefficienze date dalla posizione geografica, ma Aziende ricche di tecnologia.

Non possiamo dimenticare i grossi errori del passato, come la chiusura del Casello di Sasso Marconi che ha penalizzato il nostro collegamento  Autostradale era attivo dagli anni 60  e il nuovo raccordo di Pontecchio utile ai residenti ma non sicuramente meno efficiente  per chi deve utilizzare l’Autostrada.

Credo anche che lo studio di fattibilità a suo tempo realizzato era un buon punto di partenza e con le giuste economie e le ottimizzazioni del caso poteva, se sostenuto politicamente dai nostri rappresentanti in Parlamento essere realizzato, è sufficiente viaggiare per rendersi conto quanti interventi sono stati effettuati in località meno attive del paese ,e quale risultato economico abbiano raggiunto i luoghi serviti da una viabilità moderna ed efficiente, inoltre la  bretella Setta—Reno avrebbe la maggior parte del tracciato in galleria con un evidente  basso impatto ambientale , riducendo consumi e tempi di percorrenza.

La politica non deve guardare vicino deve guardare lontano come fa un buon padre di famiglia che fa studiare i figli e si sacrifica per dare loro  un futuro migliore solo così il paese può crescere e può dare continuità  allo sviluppo e alle attività,  ci siamo mai chiesti perché  in montagna non dobbiamo avere gli stessi servizi della città, credo che dovremmo meritare più attenzione anche se numericamente siamo pochi.

Certo il collegamento Autostradale non sarà la soluzione di tutti i nostri problemi ma sarà un segnale importante per chi vorrà sviluppare su questo territorio nuove iniziative in un contesto dove sicuramente gli imprenditori hanno sempre rappresentato la spina dorsale dell’economia locale.

Sono  quindi convinto  che i  progetti varianti di  Vergato , Marzabotto  daranno  respiro alle 2 aree interessate , ma la bretella Autostradale è una esigenza   per un futuro sbocco importante all’economia locale di tutto l’Alto Reno.

Prendiamo quindi atto della decisione presa e ci affidiamo a chi in futuro ci  governerà , gli abitanti della montagna sapranno ben valutare .”

 Giovanni Zaccanti

Giovanni Zaccanti
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Un commento

  1. Sig. Zaccanti, lei ha perfettamente ragione quando dice che i politici devono fare come i buon padri di famiglia, ovvero guardare avanti. Una quarantina di anni fa, a Bologna, si fece un piano per la costruzione di parcheggi. Il tutto fu miserabilmente affossato. Oggi abbiamo le strade e le piazze di una delle più belle città del mondo ridotte a parcheggi con una estetica orrenda, una impossibilità dei mezzi pubblici di viaggiare ad una velocità commerciale decente, chi deve spostarsi con qualsiasi veicolo non sa dove mettere neppure lo scooter, un inquinamento allucinante, la qualità di vita dei residenti è condizionata dal dover costantemente spostare l’auto parcheggiata per lavaggi, cantieri e qualsiasi altra amenità ed altro ancora. Perché non si è fatto nulla ? La ragione è semplice : le contravvenzioni per divieto di sosta è un business incredibile e quindi tutto il resto non conta. Sono questi i Pater Familias ?

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