Le squadre di caccia al cinghiale dell’Appenino bolognese hanno donato all’Ospedale di Porretta Terme un ventilatore pressometrico del valore di 11 mila euro per fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, legata alla diffusione del coronavirus.

Le squadre di “cinghialai” con questo piccolo gesto hanno voluto ringraziare tutti gli operatori sanitari che in queste ore stanno fronteggiando l’emergenza prodigandosi senza sosta. I promotori dell’iniziativa spiegano che la donazione di un ventilatore polmonare è un modo per dimostrare la loro vicinanza al territorio, in un momento di difficoltà per il sistema sanitario. Il dottor Maurizio Ongari, Direttore dell’Unità Complessa Medicina di Porretta, ha voluto ringraziare i cacciatori per la tempestività con la quale sono riusciti a organizzarsi e a fornire il loro contributo.

I cacciatori coinvolti sono i membri delle squadre di braccata Camugnano 1, Castel Di Casio, Cinghialai di Till, Del Monte, La Gaggese, La Rupe e La Zanna, Montecroce, Montovolo Quaderna, Quattrostagioni, Valsamoggia e delle squadre di girata Bonzara, Del Reno, I Lupi, San Lorenzo e Savignese.

 

Alessandro Santoni (a ds), presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese, commenta: «In questo percorso nel mio piccolo ho cercato di dare loro una mano per riuscire nel loro intento, cosa che hanno fatto, e quando mi hanno ringraziato mi sono sentito in dovere di essere io a ringraziare. A nome del distretto socio-sanitario ho ringraziato i componenti delle squadre che in questo momento di grande difficoltà hanno deciso di impegnarsi a favore di tutta una comunità, e soprattutto lo hanno fatto in maniera tempestiva».

Anche Maurizio Fabbri (a sn), presidente dell’Unione dell’Appennino bolognese, plaude all’iniziativa: «Il gesto delle squadre di caccia dimostra che c’è una comunità in Appennino che sa fare squadra e lavorare insieme per gli obiettivi importanti. Voglio ringraziarli perché oltre all’utilità pratica di questa donazione, il gesto mette in luce un amore per il proprio territorio che ci da speranza per una ripresa che col contributo di tutti speriamo arrivi in fretta».

 

 

 

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