CASTIGLIONE DEI PEPOLI: Il viceministro Bellanova in visita al Centro Enea del Brasimone 

Durante l'incontro, al quale hanno partecipato deputati e amministratori locali, si è discusso della candidatura del Centro Ricerche Enea per ospitare il centro ricerca europeo sulla fusione nucleare. 

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Il viceministro allo sviluppo economico Teresa Bellanova ha visitato nella mattinata del 15 gennaio il Centro Enea del Brasimone, nel comune di Camugnano, candidato a ospitare il DTT, ossia ‘Divertor Tokamak Test , un centro di ricerca che si occupi di nuove forme di energia sostenibili e sicure tramite la fusione nucleare. Un investimento di 500 milioni di euro che potrebbero dare lavoro a oltre mille ricercatori con ricadute importanti per l’indotto intorno al Brasimone.

L’incontro è stato organizzato dal deputato PD Gianluca Benamati , un ingegnere che ha un passato come dirigente dell’Enea, realtà che quindi conosce bene, e ha visto la partecipazione del sindaco metropolitano Virginio Merola , anche lui da sempre favorevole a questo investimento nell’Appennino bolognese.

I provvedimenti per le imprese e la riqualificazione degli stabilimenti termali, approvati con l’ultima legge di Stabilità, e la candidatura del Centro Enea del Brasimone ad ospitare il progetto DTT, costituiscono opportunità per dare impulso ad un nuovo ciclo di sviluppo di qualità, nel nostro territorio montano. – ha dichiarato Benamati  –  Ringrazio la viceministra allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, per la sensibilità e l’attenzione dimostrata ai comuni dell’Appennino bolognese e la disponibilità a proseguire il confronto con gli amministratori locali anche sulle situazioni di crisi aziendali aperte.

Il lavoro concreto e paziente fatto nei mesi e negli anni scorsi, ci ha consentito di creare importanti opportunità per il territorio montano, sta a tutti noi evitare di sprecare l’occasione. Agli amministratori locali e ai cittadini posso assicurare che non mancherà il mio impegno per portare a compimento un percorso in grado di generare nuovi investimenti, creare lavoro e sviluppo di qualità nel territorio”.

Dall’incontro è emerso come l’Italia ha tutte le carte in regola per ospitare questo centro di ricerca, ma le candidature regionali sono diverse (si parla di Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna e Liguria) e solo in primavera dovrebbe emergere il nome del vincitore. Va detto che a favore del centro Enea del Brasimone si sono già schierate la Regione Emilia-Romagna, che ha previsto lo stanziamento di 25 milioni in 7 anni, e la vicina Regione Toscana, oltre che l’Università di Bologna e l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e quella dei comuni della Val Bisenzio.

A margine della visita sindaci hanno avuto anche l’opportunità di presentare alcune difficoltà che stanno affrontando le amministrazioni locali dell’Appennino: dalle crisi aziendali che purtroppo non sembrano avere fine (dopo la Saeco e la Stampi Group anche la Demm sta vivendo un periodo difficile) al problema dell’interruzione dell’energia da parte di Enel, legato ad una manutenzione della rete che potrebbe essere decisamente migliorata.

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