Lizzano in Belvedere – Foto Luciano Marchi per Emilia Romagna Turismo

 

 Nel rileggere e rivedere i due splendidi volumi di Luigi Fantini “Antichi edifici della montagna bolognese” editi nel 1971, mi sono soffermato a considerare quanto riportava in merito alle nostre zone. E così ho rivisto Ca’ di Lanzi con i vigneti, i comignoli cilindrici e le teste scolpite (mummie) della Valle del Dardagna e tante altre memorie storcie ed architettoniche. In merito a Lizzano paese Fantini scrisse ciò che riporto in foto. Ho fatto allora una considerazione : ma allora questa idiosincrasia per la cultura ha una solida base temporale ! Ma dinanzi alle esternazioni in merito al calo demografico, alla fragilità della comunità ed allo scarso reddito ho fatto queste considerazioni che seguono. Chi ha pagato il prezzo più alto per questo calo demografico e per ciò che ne consegue ? Penso siano tutti quei paesi e borgate non poste sull’asse Lizzano-Cavone sia nell’Alta Valle del Silla che in quella del Dardagna cui non sono toccate che le più misere briciole di qualsiasi investimento nell’area comunale. Non vorrei sbagliarmi, ma penso che il comprensorio sciistico del Cavone abbia assorbito la stragrande maggioranza del danaro utilizzato. Non solo per gli impianti di risalita ma anche per il loro mantenimento.

Foto Storia e memoria di Bologna

Negli ultimi anni di che cosa si è parlato e discusso ? Di Mega Impianti Galattici, di super seggiovie, di poderosi collegamenti, di poderosi investimenti di pubblico danaro e di nient’altro. Ecco spiegato il totale disinteresse per vie di transito, luoghi di culto ed altro ! C’è il rischio che paesi e frazioni non allinete sulle seggiovie ne ricavino un qualche beneficio ! Siamo veramente sicuri che nel Belvedere non vi siano cittadini di serie A e quelli di serie Z ( serie B sarebbe troppo favorevole ) . Leggete e considerate ciò che una persona del calibro di Luigi Fantini scrisse nel 1970 sull’amore della comunità di Lizzano sul suo patrimonio storico e sulla cultura in senso lato. Per fortuna adesso vi sarà una nuova seggiovia che risolverà tutti i problemi, specialmente di quei paesi e borgate lasciate al loro rio destino perché non hanno piste da sci ma solo : storia, cultura, patrimonio edilizio, ambiente e natura. Troppo poco !

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