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LIZZANO: Comunicati non completi

Rileggendo le comunicazioni dei vari assessori, ir-responsabili, immanicati pro seggiovie , ho notato che nei loro comunicati  manca sempre un qualsiasi riferimento a studi universitari o di specifici istituti di ricerca sulle problematiche del Corno… “Un servizio di trasporto destagionalizzato ecc ecc ” Neppure fosse la ferrovia Porrettana ! Ma in base a quali studi di flusso turistico si fanno certe affermazioni ? Basta andare a leggere studi fatti sul turismo della zona e sulle indagini demoscopiche per capire che dietro a tutti i paroloni c’è molto fumo e poco arrosto. Di certo dietro a certi investimenti vi sono determinati interessi economici che, facendo i confronti con i dati sui ritorni economici delle varie categorie di turisti in zona, non coincidono con il potenziamento di impianti a fune.
Vi è un aspetto ambientale da prendere in considerazione. Se allungando detta seggiovia sino ai bordi, o quasi, del Lago Scaffaiolo vi è l’intenzione di portare folle di turisti in detto sito, stante la particolarità di detto lago, privo di immissari ed emissari e, praticamente con acque stagnanti, non si corre il rischio di trasformarlo in una fogna ? E’ vero che i problemi ambientali non sono mai stati al centro delle attenzioni di molti responsabili della gestione della cosa pubblica e, vedendo il disinteresse per detto argomento, neppure di chi opera ed ha attività nella zona del Corno.
Di certo l’impatto antropico su determinate aree di estrema fragilità dovrebbe essere ben studiato prima del probabile disastro.
Di certo la frequentazione di tali zone, estremamente facilitata da impianti meccanizzati e, quindi, di consentire a moltissime persone di accedere a dette zone; persone spesso prive di una doverosa cultura ambientale, può arrecare danni irreversibili a detti luoghi, sia sotto l’aspetto ambientale che su quello floro-faunistico.
E’ vero che dinanzi al Dio Soldo si può chiudere un occhio ed anche due, ma, se si leggessero bene gli studi di cui ho fatto cenno prima, si capirebbe che il Dio Soldo, per le popolazioni del comprensorio del Corno, è più facile che si trovi in valorizzazioni del patrimonio ambientale, storico-culturale che seduto su di una seggiovia.
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