Ventidue itinerari da pedalare, partendo quasi sempre dalla valle del Reno per raggiungere cime e valli dell’Appennino tra l’Emilia e la Toscana.

Sono le pedalate descritte nel libro “Bici vagando sugli Appennini” da Tiberio Rabboni, Presidente del Gal dell’Appennino Bolognese, ex Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna, ma soprattutto valido e appassionato ciclo amatore.

Ventidue itinerari che spaziano dai crinali Bolognesi, fino alla vicina montagna modenese, per allungarsi anche ben oltre il confine Toscano verso Pistoia, Prato, Lucca e Montecatini.

Tiberio parte proprio dalla Toscana nel suo libro, descrivendo la bella e deliziosa salita verso Prunetta, una delle più belle salite dell’Appennino.

Prunetta è il paese da dove sgorga la prima goccia del Reno, e la sorgente è diventata da un paio di anni anche l’arrivo della cicloturistica “La Via Del Reno”, organizzata da quel vulcano di idee che è Paolo Malini, e che ha ospitato, in una diretta Fb sulla pagina Bici Malini, la presentazione del libro di Tiberio Rabboni.

Un libro semplice, di veloce lettura, ma ricco di idee per chi vuole pedalare in questi giri che sono alla portata di tutti e che possono essere anche ampliati dalla fantasia e dalla voglia di chi li leggerà e poi li andrà a pedalare. È un libro piccolo ma carico di aneddoti storici dei luoghi attraversati da Tiberio e dalla sua bicicletta, aneddoti probabilmente sconosciuti a molti e che ci portano a capire la storia delle nostre montagne e di chi li ha abitate e ce le ha preservate così belle e affascinanti.

Passando da Pianaccio a visitare il paese di Enzo Biagi, salendo a Montovolo, il Sinai dei Bolognesi, fino a scoprire da dove passerà la Ciclovia del Sole tra Bologna a Pistoia, e andando a prendere un po’ di fresco ai laghi artificiali dell’Appennino Bolognese, con la storia della loro costruzione quale grande impresa di ingegneristica italiana. E le grandi cime quali, Corno, Cimone, Abetone, Futa, ma anche angoli nascosti come i Crinali bolognesi o piccoli borghi carichi di arte in Toscana, in tutti questi itinerari Tiberio descrive passaggi storici e di cultura importanti, esaltando ancora di più la strada pestata dalle ruote della sua bici.

La serata  di presentazione in diretta Fb  è stata piacevole e ricca di spunti utili al nostro Appennino. Condotta dal bravissimo Marcello Orso Corazza, Tiberio Rabboni ha evidenziato come questo piccolo libro debba essere un aiuto a far muovere più gente possibile verso le nostro montagna, con un turismo slow ma in costante movimento. Dalle pedalate raccontate nel libro di Tiberio si è spaziato su diversi punti che stanno facendo soffrire la montagna bolognese, come l’abbandono sempre più frequente di chi le abita, ma anche ad idee innovative che possano dare nuova vita al nostro Appennino. Bella l’idea che Rabboni sta sviluppando con il Gal, il tentativo di impianto in Appennino della melicoltura, specificamente di una mela anticamente piantata nei nostri campi, ora troppo spesso incolti. Una mela che possa essere venduta nel mercato e riscontrare i gusti dei consumatori.

 

Ma anche la voglia di fondare un Bike Day al Corno Alle Scale, idea lanciata qualche anno fa da chi scrive e da Paolo Malini, e che ora l’assessore alle politiche sportive di Lizzano in Belvedere, Federico Pasquali, sta tentando di portare concretamente con una data che possa portare più ciclisti possibili sulle strade del Corno.

Ventidue giri in bicicletta che esaltano la storia e la bellezza di questo piccolo pezzo di Appennino italiano, che non chiede di diventare come le rinomate Alpi italiane, e che neanche lo vuole diventare, ma che chiede lo spazio che merita nel turismo europeo con la sua bellezza secolare e la sua purezza eterna.

 

Il libro “Bicivagando in Appennino” è scaricabile su Amazon o Kindle al costo di poco più di due euro.

 

Foto di Enrico Pasini

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