“Un Altro Appennino è possibile”: la sentenza del Consiglio di Stato

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Comunicato inviato alla nostra redazione dal Comitato “Un altro Appennino è possibile” con la sentenza del Consiglio di Stato in merito alla realizzazione della nuova seggiovia al Corno alle Scale:

La sentenza:

 

 

 

 

 

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Un commento

  1. Il Consiglio di Stato ha fatto, giustamente, chiarezza su dei lavori che esternati quali semplici sistemazioni, in realtà risultavano, per strutture, percorso, stazioni di partenza, arrivo ed, addirittura, la creazione di una stazione intermedia, mai esistita nell’attuale seggiovia, appunto, una semplice sistemazione dell’esistente. Seggiovia attuale ben funzionante e con parecchi anni di vita dinnanzi. Il bello, poi, di tale programma a fune, è che si continua a mettere nello stesso paniere la demolizione della vetusta sciovia del Cupolino, ferma ormai da 8 (otto) anni con la demolizione della attuale seggiovia direttissima, come detto, perfettamente funzionante. Naturalmente ci si guarda bene dallo specificare che la sciovia è inserita nel lato Est della montagna in questione, mentre la seggiovia è presente nel lato Nord. Siamo dinnanzi a due impianti totalmente diversi e siti in luoghi distanti. Insomma, qualsiasi scorciatoia va bene pur di portare avanti un programma, a giudizio di molti, di sperpero di pubblico danaro con ritorni risibili e tutti da dimostrare. Ai propugnatori di tale impianto, da loro giudicato “fondamentale” (per chi ?) consiglierei di non continuare a pubblicizzare detta idea dicendo che servirà per portare al Lago Scaffaiolo : Escursionisti (così non consumeranno gli scarponi, si presume), Appassionati di mountain bike che avranno il piacere di portare sul crinale il loro velocipede senza affaticarsi e senza consumare i pneumatici, Portatori di Handicap motori che, pur non avendo né infrastrutture e neppure la totalità delle toilette per loro concepite nell’intero comprensorio, potranno scorrazzare sul crinale appenninico tranquillamente seduti sulle loro carrozzine, sempre sperando che non arrivi un vento ad oltre 200 Km/h a guastare il tutto. Venti molto frequenti, assieme a nebbie. Credo che un minimo di serietà si dovrebbe impiegare quando si tratta di opere da farsi con Pubblico Danaro ed inoltre, un minimo di rispetto per le persone con Problemi Motori ADEGUANDO tutte le strutture del comprensorio turistico, da loro frequentabili, a standard di sicurezza e di utilizzazione.

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