LIZZANO: Carenze idriche

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foto rai news
L’Amministrazione di Lizzano in Belvedere ha evidenziato che, causa la prolungata siccità, vi potrebbero essere problemi nella fornitura idrica per gli acquedotti di Vidiciatico e Lizzano. Certo che la Crisi Climatica, come già detto da parecchi decenni dal mondo scientifico, potrà colpire con prolungati periodi di siccità anche in zone non soggette, in passato, a tale emergenza e, sia, con violentissime bombe d’acqua, vedi Catania e non solo là. Sarà opportuno che le istituzioni prendano atto di queste emergenze ed operino in merito. Purtroppo la Scienza è un cibo molto indigesto per le classi politiche e non si vede quali provvedimenti abbiano in corso per controllare dette calamità. A dire il vero, almeno qui nel Belvedere, un provvedimento è stato preso: mettere in funzione i cannoni sparaneve a metà Ottobre. Diciamo, 70 giorni prima dell’inverno. Allargando detto criterio, si può ipotizzare una continua messa in funzione di detti cannoni sino a fine Maggio, primi Giugno, ovvero 70 giorni dopo la fine dell’inverno. I fautori di detto impiego ultra espanso hanno certificato che così facendo si creano accumuli nivali atti ad alimentare le falde idriche. Personalmente dubito che si possa accumulare neve con uno 0 termico tra i 3.000 ed i 4.000 metri sul livello del mare. Ma di certo non ho una competenza in merito ai cannoni sparaneve come i venditori ed acquirenti di detti strumenti. Da semplice cittadino, che tra l’altro frequentò, parecchi decenni fa, un corso di meteorologia in ambiente universitario, mi risulta difficile capire il nesso tra una temperatura ambientale di parecchio sopra lo 0 e la persistenza della neve sparata. Comunque, al fine di evitare un iper consumo di acqua imbottigliata sia per far funzionare lavatrici, lavastoviglie ed altri usi domestici, proporrei di convogliare una parte delle acque impiegate per i cannoni sparaneve negli acquedotti che forniscono acqua ai paesi. Sarà meno “paesaggistico” non vedere ampie distese innevate, tutte da verificare, nei mesi quasi estivi, ma, penso, sia meno oneroso alla cittadinanza, anche sotto l’aspetto economico, oltre, cosa non secondaria, che alimentare lavatrici e lavastoviglie con l’acqua imbottigliata prassi che comporta un certo dispendio energetico=fatica.
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