Nella foto: la sindaca Valentina Cuppi con il Consiglio di Frazione di Gardeletta-Murazze-Quercia (Stefano Buganè Presidente, Marco Bonandini, Laura Di Maio, Roberto Nasci, Marcella Lazzarini).
A cominciare dallo scorso 10 febbraio il Comune di Marzabotto ha iniziato a convocare le assemblee pubbliche per l’elezione dei consigli di frazione. Si è cominciato con Luminasio-Medelana il 10 febbraio, si procederà tutti i lunedì e i mercoledì per le altre frazioni che sono Pioppe, Gardelletta, Lama di Reno, Pian di Venola, Allocco e Sibano, anche se qualche ritardo potrà essere causato dall’allerta legata al coronavirus. Da programma l’ultima consulta, che è quella di Marzabotto capoluogo, dovrebbe essere eletta l’11 marzo.
I consigli di frazione, che rimangono in carica per tutto il mandato amministrativo del Consiglio comunale che ne ha disposto la nomina, sono uno strumento di democrazia partecipata in cui il Comune crede molto, a tal punto da averne aumentato il numero (attualmente sono sette, perché la frazione Setta è stata suddivisa in Allocco e Gardeletta).
L’obiettivo è quello di garantire la partecipazione dei cittadini nella gestione attiva del territorio, perché i consigli di frazione possono esercitare funzioni propositive o consultive su diversi temi, quali l’utilizzo dei centri civici, la promozione ed il sostegno delle libere forme associative, la collaborazione alle attività promosse da associazioni e scuole, il funzionamento dei servizi, le modalità di erogazione dei contributi, il bilancio di previsione ed il conto consuntivo del Comune, il programma triennale delle opere pubbliche, gli strumenti di pianificazione urbanistica e delle attività produttive. L’amministrazione comunale può anche richiedere il parere della consulta su determinate scelte che coinvolgano il territorio di riferimento.
Le consulte hanno inoltre una specifica funzione propositiva in merito alla destinazione del bilancio partecipativo messo a disposizione della cittadinanza ogni anno dal Comune sulla base delle disponibilità del bilancio dell’ente. La somma per il 2020 non è ancora stata definita.
Non solo: il presidente della consulta può essere invitato a partecipare alle sedute del Consiglio Comunale per esporre le istanze della frazione. Oltre che essere aperte ai cittadini, le consulte coinvolgono nelle loro riunioni anche le associazioni che operano nell’ambito territoriale e si mettono a disposizione per favorirne le attività.
Dal dicembre 2019 è stata poi istituita una conferenza dei presidenti delle consulte che serve a favorire il confronto e il coordinamento con l’amministrazione comunale, oltre che garantire lo scambio di informazioni ed esperienze. Per votare ed essere eletti nelle consulte di frazioni basta avere 16 anni. Per essere eletti alle consulte di frazioni occorre rispondere ad un avviso pubblico del Comune con il quale si raccolgono le candidature. Il passo successivo è la convocazione delle assemblee, in corso in questi giorni, per l’elezione dei relativi consigli.