Memorie di Adriano: a Monzuno una mostra dedicata ad Adriano Baccilieri e agli artisti da lui amati

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Una mostra ricorda il critico d’arte Adriano Baccilieri attraverso le opere di alcuni degli artisti che ha amato di più. Contestualmente sarà inaugurata una mostra dedicata a Paola Collina. Circa 700 volumi d’arte del critico saranno prossimamente disponibili al pubblico nella biblioteca di Vado di Monzuno.

 

Festa per l’arte a Monzuno con una doppia inaugurazione sabato 18 maggio alle 17. Presso la Sala Ivo Teglia infatti sarà aperta la mostra “Memorie di Adriano: Adriano Baccilieri e i suoi artisti”, visitabile dal 18 al 29 maggio a Monzuno e dal 14 al 29 giugno 2019 presso l’Istituto Parri, Museo della Resistenza a Bologna. La mostra, a cura di Beatrice Buscaroli e Bruno Bandini, è dedicata alla generosità e alla memoria di Adriano Baccilieri, critico d’arte e direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, scomparso alla fine del 2017. L’intellettuale ha fatto dono al Comune di Monzuno di circa 700 volumi d’arte della sua biblioteca, che sarà ospitata nella biblioteca di Vado. La mostra gli rende omaggio attraverso una rassegna delle opere di artisti che hanno attraversato la sua vicenda critica e umana. Saranno presenti all’inaugurazione i curatori, il vicesindaco di Monzuno Ermanno Pavesi, il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia e i familiari di Baccillieri.

Adriano Baccilieri è stato, come spesso amava ripetere, “battuto ma non sconfitto”. Le sue idee potevano subire arresti, ma non per questo erano meno degne di essere professate. Nelle intenzioni dei curatori Memorie di Adriano vuol essere non certo un risarcimento, ma piuttosto un primitivo, incompleto percorso sulle “curiosità” e sugli amori che Baccilieri ha riversato sull’arte contemporanea. Un’attenzione che non ha niente di “storico”, che manifesta tutta la disomogeneità di un campione che non rende ragione della lettura che Baccilieri manifestava per l’arte dei nostri giorni. Si tratta degli artisti che lo hanno “attraversato”, a volte in modo intimo e pervasivo, altre in modo sporadico ma non per questo meno intenso (non scriveva se non era convinto che ne valesse la pena).

Da Concetto Pozzati a Bruno Raspanti, da Quinto Ghermandi a Nino Migliori, da Ilario Rossi e Pompilio Mandelli, da Mario Nanni a Pirro Cuniberti, da Claudio Rosi a Pietro Lenzini: una campionatura indisciplinata, parzialissima, che ricorda comunque tuttavia come gli interessi di Baccilieri si estendessero a quelle incerte definizioni dell’immagine che accompagnano la nostra altrettanto incerta modernità.

La mostra s’inaugura sabato 18 maggio alle 17 presso la sala Ivo Teglia di Monzuno, fino al 29 maggio. Da venerdì 14 giugno, dalle 18, l’esposizione sarà ospitata presso il Museo della Resistenza, in via Sant’Isaia 20, fino al 29 dello stesso mese.

Contestualmente sarà inaugurata anche un seconda mostra, curata da Beatrice Buscaroli: “Doppio sguardo” di Paola Collina, una selezione ragionata della sua pluriennale investigazione pittorica della pittrice bolognese. Questa seconda mostra potrà essere ammirata dai visitatori dal 18 al 29 maggio presso la Pinacoteca Bertocchi-Colliva di Monzuno.

Le mostre sono il frutto della collaborazione tra il Comune di Monzuno ed Emil Banca, che ha consentito di mantenere viva la tradizione del secolo scorso, quel Novecento che a Monzuno ha visto operare Nino Bertocchi e Lea Colliva, Ilario Rossi e Mario Nanni. Gli amministratori comunali sottolineano come in questi anni l’attività del Circolo Artistico, il Premio “Ilario Rossi”, la costituzione della Pinacoteca Bertocchi-Colliva hanno reso possibile un’azione intensa rivolta alle arti visive

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