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UNIONE APPENNINO: A Monzuno l’informazione in paese gira grazie alla mitica Carmelina

 

È diventata una star del web una vecchia Fiat Panda “Carmelina” che i volontari della protezione civile di Monzuno hanno rimesso in moto per invitare i cittadini a restare a casa. E intanto c’è chi prepara mascherine colorate di solidarietà

 

Nell’era dei social network e della comunicazione digitale ci possono essere persone, principalmente anziani soli, che nelle loro abitazioni non sanno esattamente quello che sta accadendo e non conoscono i servizi messi a loro  disposizione.

È quello che hanno pensato i giovani volontari della protezione civile di Monzuno che hanno messo in campo niente meno che Carmelina, una Fiat Panda un po’ meno giovane che, attrezzata di altoparlante, in questi giorni fa il giro del paese e delle frazioni per invitare i cittadini a restare a casa. La foto di Carmelina in poche ore ha fatto il giro del web, richiamata anche da pagine Facebook di respiro nazionale ed è diventata una sorta di mascotte di questo momento di emergenza e di come ci si ingegni per superarla.

«Ci sono oltre 40 volontari che in questi giorni ci stanno aiutando su diversi fronti» commenta l’assessora comunale alle attività produttive, associazioni e volontariato Morena Ricò «stiamo girando in tutto il territorio,anche nei posti più lontani, per avvisare coloro che non hanno connessioni web, di rimanere in casa e uscire solo per comprovate ragioni di necessità. Le richieste di consegne a domicilio per farmaci e beni di prima necessità aumentano tutti i giorni, significa che l’invito a rimanere presso la propria abitazione sta funzionando».

Il servizio dei volontari non si limita a questo: da subito infatti si sono attivati per consegnare a domicilio farmaci e beni di prima necessità dando la priorità alle persone più fragili, anziani e disabili, ma aiutando in generale tutti ogni volta che fosse possibile. Non va dimenticato infatti che se nelle grandi città è possibile fare “la spesa sotto casa”, magari rinunciano a qualcosa, nei comuni di montagna spesso le abitazioni più isolate possono trovarsi a svariati chilometri di distanza dal più vicino negozio di alimentari.

Altre iniziative stanno caratterizzando poi la voglia di uscire fuori insieme da questa emergenza, come una donazione di 500 € fatta all’ospedale di Sant’Orsola dai Vigili del Fuoco Volontari di Monzuno, mentre nella frazione di Vado un’attività chiusa al pubblico per l’emergenza si è messa a disposizione per creare mascherine protettive colorate, di stoffa. Si tratta di mascherine artigianali che come sappiamo non proteggono dal contagio, ma in alcuni casi possono limitarne la circolazione, se indossate per esempio da persone positive asintomatiche che potrebbero diffondere il virus inconsapevolmente.

Le mascherine colorate di stoffa hanno un costo irrisorio e l’intero ricavato verrà devoluto alla Pubblica Assistenza di Vado.

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