Parte il concorso “Raccontiamo l’Appennino”

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In più di un’occasione è stato detto come la scrittura sia l’arte forse più adatta a raccontare le mille sfaccettature dell’Appennino.

Un’arte che, senza nulla togliere alle altre prestigiose forme di espressione, può forse toccare toni molto più intimisti e personali, donando quindi, con le emozioni e la fantasia, un nuovo aspetto del territorio, mostrandone le parti più selvagge e cupe, ma anche quelle più ospitali ed incontaminate, passando attraverso una vera e propria analisi personale dei luoghi visitati ed abitati, tra ricordi del passato, esperienze presenti o veri e propri tuffi nella fantasia, nella cornice naturale e vasta che ispira decine, tra scrittori e poeti.

Proprio sulle solide basi di queste considerazioni, nasce il concorso “Raccontiamo l’Appennino”, valida iniziativa ideata ed organizzata dall’associazione culturale Monte Bastione che festeggia in questa lodevole maniera i 40 anni della fondazione.

Un concorso aperto a tutti gli scrittori del territorio che vogliano nuovamente, o per la prima volta, raccontare l’Appennino ed in particolare la zona compresa fra San Benedetto Val di Sambro, Monzuno e Monghidoro.

Grazie al sostegno di Emil Banca, Musolesi Gioielleria, Coop Reno ed i comuni sopra citati, il concorso ha subito riscontrato una rapida diffusione e suscitato l’interesse di tanti amanti della parola scritta, che hanno iniziato a narrare ogni genere di vicende successe realmente o solo nell’estasi creativa delle loro menti; racconto, poesia o anche una ricerca storica o sociologica che abbia per protagonista l’Appennino.

Un concorso aperto a tutti, per promuovere il turismo in modo diverso e rammentare quanto sia importante il legame arte/natura.

Maria Luisa Casini Tibaldi, presidentessa dell’Associazione Monte Bastione, ha raccontato come questo concorso sia significativo per l’attività della stessa associazione, passando dalla sua nascita, fino all’ideazione di quest’ultima importante iniziativa.

Quando è nata la vostra associazione e quali le attività principali?

La nostra associazione, intitolata “Monte Bastione” dal nome del rilievo più alto della zona, è nata a Pian di Balestra, comune di San Benedetto di val di Sambro, nel 1978, con l’intento di creare legami all’interno di un insediamento vasto estivo ivi esistente e di valorizzare i vari aspetti del territorio. Le attività principali mirano a creare dimensioni comunicative e culturali tra i soci e ad approfondire la cultura e la storia degli abitanti della zona.

Com’è nata l’idea di questo concorso letterario?

L’idea del concorso letterario rivolto a tutti è nata dall’esigenza di raccogliere nuovi elementi per conoscere il territorio dell’Appennino bolognese e per stabilire legami empatici con chi vi abita e anche per celebrare il 40°anniversario dell’Associazione Monte Bastione.

Secondo voi l’Appennino è culla dell’arte quanto le grandi città?

L’imponente quantità di documentazione, raccolta da quel geniale autodidatta che fu Luigi Fantini su singoli edifici e su borghi del nostro Appennino, ha dimostrato la grande capacità dei costruttori di fondere l’architettura con le esigenze vitali degli abitanti e con il paesaggio circostante; una lezione ancora valida per chi oggi si impegna nella progettazione edilizia. Le varie mostre che si sono susseguite negli ultimi trent’anni e, particolarmente, l’ultima tenutasi a Grizzana Morandi, “Fienili del Campiaro 2017”, hanno poi mostrato la grande vivacità dell’arte nell’ Appennino che da Lorenzo Monaco si prolunga di secolo in secolo fino alla fiabesca e quasi inimmaginabile Rocchetta Mattei. Non è certo un caso che i paesaggi di Morandi (tranne quelli ambientati a Bologna alla Fondazza) traggano quasi tutti ispirazione dal paesaggio di Grizzana e dintorni e che a Riola si trovi uno dei capolavori del finlandese Alvar Aalto, uno dei più grandi maestri dell’architettura del ‘900.

Per quali motivi è importante valorizzare il territorio?

La valorizzazione di questo territorio è importante perché, almeno tre volte, qui si giocarono carte decisive nella storia del nostro paese: la costruzione della Direttissima, la strenua lotta lungo la linea gotica e l’autostrada del Sole.

Inoltre, non sfugge che l’unico rimedio all’invivibilità delle città sia costituito dal ritorno alle piccole comunità che le grandi svolte di oggi (internet, il telelavoro, la nuova logistica dei droni ecc. ) rendono possibili.

Quali sono le difficoltà principali nel proporre iniziative di questo genere?

Le difficoltà principali sono costituite dalla lentezza dei processi storici, che le varie associazioni culturali che nascono nei nostri singoli paesi, spesso legate alle biblioteche e associazioni locali, cercano di accelerare. A questa valorizzazione del territorio extraurbano anche la nostra associazione vorrebbe dare il suo contributo.

A tutti gli scrittori va ricordato che il termine ultimo di consegna degli elaborati è il 30 aprile 2018.

Ovviamente, il regolamento completo del concorso, è consultabile sulla pagine Facebook dell’Associazione Monte Bastione o può essere richiesto chiamando il numero 366 656 4012.

Speriamo che tanti scrittori e poeti possano raccontare con sempre crescente entusiasmo un Appennino sempre giovane, avventuroso, rilassante e caloroso.

Un Appennino che resta nel cuore di chi sa e vuole viverlo.

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